L'Anpi, associazione nazionale partigiani, critica chi - il prossimo 4 novembre - festeggerà i cento anni della fine della prima guerra mondiale. «Festeggiamenti...
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Le vittime italiane della prima guerra mondiale furono più di 600 mila, oltre un milione i feriti e tra questi più di 600 mila I mutilati. I morti totali in tutti i Paesi coinvolti nel conflitto furono quasi 10 milioni. «Tutto questo si sarebbe potuto evitare attraverso soluzioni diplomatiche, senza alcuno spargimento di sangue, come ormai acquisito e documentato storicamente» aggiunge l'Anpi chiedendo alle istituzioni che il 4 novembre «diventi giornata di studio e di Memoria, giornata di ripudio di tutte le guerre, in ricordo di tutte le vittime e a fianco di tutti coloro che sono coinvolti in conflitti e/o soffrono condizioni di discriminazioni».
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Il Messaggero