Se Beppe Grillo è ancora incerto sul consueto «controdiscorso» di questa sera (un forfait sarebbe un evento storico), Davide Casaleggio saluta il 2019 andando...
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Il cuore dell'autodifesa del big del M5S è però sul caso Moby. Secondo una segnalazione dell'unità antiriciclaggio di Bankitalia l'armatore Onorato avrebbe stipulato dei contratti con la Casaleggio Associati (600mila euro) e con Beppe Grillo. La notizia è uscita nelle scorse settimane, tra le piaghe dell'inchiesta sulla fondazione di Matteo Renzi. Anche su questo punto Casaleggio dà la sua versione: «Nessun parlamentare o persona con incarichi governativi ha mai ricevuto pressioni di alcun tipo a favore di Moby (o per qualunque altro cliente di Casaleggio Associati) da parte mia o della mia azienda e qualunque parlamentare che si sia occupato di trasporti lo può confermare». «Tanto che, in realtà - spiega - per ciò che riguarda i suoi rapporti con lo Stato e con il governo era spesso sotto attacco e non mi risulta alcun vantaggio politico ricevuto dall'azienda di traghetti».
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Ma l'ombra ingombrante di Casaleggio è sinonimo anche di polemiche a Palazzo Chigi. Il piano per l'innovazione è stato stoppato dal Pd per via dei ringraziamenti del ministro Pisano proprio al figlio di uno dei fondatori del Movimento. Anche qui per un presunto conflitto d'interessi. «Un fatto veramente avvilente», sottolinea Casaleggio. Che conclude: «Sono contento di aver messo a disposizione gratuitamente tutti gli studi che ho pubblicato in questi anni e spero siano serviti nell'elaborazione della strategia. Se può servire a parlare di innovazione in Italia si tolga pure il mio nome dai ringraziamenti di quel documento». Sarà che è la fine dell'anno, sarà che i mondo grillino è alle prese con le restituzioni, ma l'uscita di Casaleggio non riscuote molto interesse né commenti. Eccetto il deputato del Pd Filippo Sensi: «Pare che Casaleggio trovi avvilente la polemica scaturita dal suo credit al Piano Innovazione della ministra Paola Pisano. Io, pensa un po', trovo avvilente che la ministra, già assessora della Appendino, paghi pegno a Casaleggio in calce al suo documento». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero