Nel pugilato ci sono il picchiatore e l'incassatore. E così è anche in questo tipo di show. Non a caso il massmediologo Omar Calabre intitolò «Come...
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Renzi-Salvini in tv, duello su Quota 100 e scintille sui 49 milioni: «Ci dica come li ha spesi»
Sia l'uno sia l'altro hanno gestito l'incontro di boxe con una certa sapienza, disseminata in format opposti in tutto tranne che nello scopo. Ovvero? Presentarsi come le star del nuovo bipolarismo, Matteo contro Matteo, come incarnazioni di due idee d'Italia - a divaricarle soprattutto il tema migranti - e più da complici che da nemici hanno lavorato insieme per oscurare Zingaretti, Conte, Di Maio, Berlusconi. Io contro di te, te contro di me. In uno spettacolo dell'inimicizia che è anche concordanza. E gli altri leader? Ci siamo solo noi, ecco il messaggio. E questo spiega, al netto della baruffa che è stata insieme un gioco delle parti, i salamelecchi che i due Matteo si sono scambiati prima di entrare in scena e subito dopo.
M.A. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero