Regionali, l'analisi dell'istituto Cattaneo: il centrodestra cresce (soprattutto) in provincia, dove crollano 5stelle e Terzo polo

Pentastellati e riformisti si confermano i due partiti "urbani" per eccellenza. Anche il Pd recupera nei piccoli Comuni

Regionali, l'analisi dell'istituto Cattaneo: il centrodestra cresce (soprattutto) in provincia, dove crollano 5stelle e Terzo polo
La provincia va a destra. È fuori città che alle ultime regionali il centrodestra fa segnare i suoi risultati migliori. Lo rileva l’istituto Cattaneo, in uno...

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La provincia va a destra. È fuori città che alle ultime regionali il centrodestra fa segnare i suoi risultati migliori. Lo rileva l’istituto Cattaneo, in uno studio che compara i numeri del voto di domenica e lunedì scorsi con quello delle politiche di settembre.

 

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Secondo il report dell'istituto bolognese infatti, la coalizione che sostiene il governo vede migliorare le proprie percentuali di consenso man mano che ci si allontana dalle zone urbane. Merito, segnalano i ricercatori, soprattutto della Lega. Perché se Fratelli d'Italia rispetto a cinque mesi fa si conferma quasi ovunque prima forza del centrodestra, è nella «provincia profonda» che il Carroccio recupera voti. Passando, ad esempio, dal 7% di Milano al 20% dell'hinterland. Le performance migliori, secondo lo studio, Matteo Salvini le incassa soprattutto nei Comuni sotto i 5 mila abitanti. 

A sorpresa, sempre stando ai dati raccolti dall'istituto Cattaneo anticipati da Repubblica, anche il Pd riesce a recpuerare qualcosa in provincia. Pur confermando i propri exploit nelle Ztl, ossia i centri cittadini (in particolare a Milano), anche la periferia dà segnali incoraggianti. Nei paesi sotto i 15mila abitanti, alle Politiche i dem avevano raggiunto a malapena il 16% (dunque tre punti sotto il dato nazionale del 19%): stavolta, invece, il consenso in quelle stesse aree di Lazio e Lombardia raggiunge il 21%. Merito, con ogni probabilità, della maggiore capillarità di sedi e circoli che fanno riferimento ai dem rispetto ad altre formazioni più recenti. 

Tendenza inversa, non a caso, sperimentano Terzo polo e Movimento 5 stelle. Che per l'istituto Cattaneo si confermano le due formazioni "urbane" per eccellenza. Il duo formato da Azione-Italia-viva, in particolare, nella Caitale passa dal passa dal 10% delle politiche al 6% alle regionali, mentre nei comuni più piccoli cala fino al 4%. Un diminuire dei consensi all'allontanarsi dai grandi centri ancora più evidente per i Cinquestelle, che nella provincia profonda crollano verticalmente: nei piccoli centri del Lazio avevano il 15% alle Politiche, mentre alle Regionali hanno totalizzato solo il 6%.

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Il Messaggero