Lo hanno convinto gli amici. Essenziale è stato il pressing dei figli. E Roberto Giachetti, in sciopero della fame e della sete contro la chiusura di Radio Radicale,...
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Proseguo lo sciopero della fame. E a chi dice che @RadioRadicale non deve essere sostenuta dallo Stato consiglio di consultare l’autorità garante della comunicazione: quella radio svolge un servizio pubblico”. La sorte si fa sempre più buia per questa emittente che da sempre fa servizio pubblico. M5S è inflessibile nel volerla chiudere, per motivi di risparmio erariale, l’emendamento della Lega che chiedeva una proroga non è stato ammesso nel decreto crescita e sono partiti i ricorsi contro l’inammissibilità. Se questi andranno in porto, una proroga è possibile. Intanto Giachetti, deputato dem ma anche radicale da sempre, continua il suo sciopero. E stanno tutti con il fiato sospeso per la sua salute e per il destino di un pezzo importante dell’informazione italiana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero