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«Una piazza meravigliosa. Guardate che partecipazione, l'alternativa è qui intorno a noi», commenta la segreteria del Pd Elly Schlein mentre arriva a Piazza del Popolo, a Roma, per la manifestazione del partito annunciata da tempo. Un palco (anche) contro il governo di Giorgia Meloni, accusato di dare «risposte sbagliate», ha rimarcato Schlein. E l'attualità offre molti temi di confronto: dalla riforma sul premierato (sulla quale i dem sono scettici) all'accordo Italia-Albania per la gestione degli arrivi di migranti. Proprio immigrazione, diritti delle minoranza, sanità e salario minimo sono i temi al centro della manifestazione, mentre sul palco (secondo la scaletta) saliranno solo due big dem: il presidente del partito Stefano Bonaccini e la segretaria Schlein in chiusura.
I temi (e le contraddizioni)
Un peso specifico lo avranno quindi gli ospiti sul palco, come la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo (esponente del campo largo su cui punta molto Schlein) o Mamadou Kouassi, il mediatore senegalese che ha ispirato il film "Io capitano" di Matteo Garrone. Una visione del fenomeno migratorio in aperta contrapposizione con le politiche del centrodestra, come si è visto con le critiche all'accordo tra Meloni e il suo omologo Edi Rama (con tanto di ipotesi, poi ridimensionata, di espellere il premier albanese dal gruppo europeo dei socialisti).
Ma la diversità di vedute sul fenomeno migratorio non sembra sussistere solo con Rama. Mentre a Malaga (dove ieri c'è stata la riunione dei socialisti europei) Schlein affermava chiaro e tondo che «l'esternalizzazione delle frontiere europee» va fermata, il cancelliere tedesco Olaf Scholz si dimostrava invece possibilista sull'estensione dell'accordo Italia-Albania: «Lo seguiremo con attenzione. Ciò che conta è istituire un meccanismo di solidarietà» in Ue «e non cercare di vincere le sfide da soli», le sue parole. E poi c'è la questione Medio Oriente: a Piazza del Popolo sono state ammesse solo bandiere della pace. Nessuno spazio per quelle di Israele o Palestina.
Il campo largo
In Sardegna Pd e M5s hanno trovato l'accordo per la candidatura comune della pentastellata Alessandra Todde. «L'alternativa alle destre» su cui spinge Schlein però ha spesso incontrato la freddezza di Giuseppe Conte. «Io sono per il campo giusto e non per il campo largo. Siamo oggi qui per confermare il dialogo che abbiamo già avviato col Pd e per confermare tutto il nostro dissenso forte alle politiche del governo, a partire dalla manovra», ha dichiarato lo stesso Conte arrivando alla manifestazione in piazza del Popolo. D'altronde un'alleanza strutturale non conviene oggi al M5s in vista delle prossime europee, dove invece si corre da soli. Anche l'altro indiziato di entrare nel campo largo, il leader di Azione Carlo Calenda, ha sempre manifestato più di qualche remora a schierarsi col M5s (salvo però appoggiare insieme dei candidati locali, come appunto a Foggia). Insomma, se la Schlein di piazza grida «l'alternativa è qui», quella di governo deve ancora trovare la quadra su temi non secondari.
Pd, manifestazione a Roma in piazza del Popolo
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