​Pd, chi farà il premier dopo il 2023? È ora il momento di Sala

Pd, chi farà il premier dopo il 2023? È ora il momento di Sala
Il Pd si è salvato alle Europee, andando benino ma non benissimo, e ora trova il modo per affossarsi di nuovo. Come? Giocando al gioco che meno interessa gli italiani ma...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Pd si è salvato alle Europee, andando benino ma non benissimo, e ora trova il modo per affossarsi di nuovo. Come? Giocando al gioco che meno interessa gli italiani ma più appassiona il ceto politico. Ovvero: chi farà il premier dopo il 2023 cioè - politicamente - tra un millennio e ammesso che il Pd ancora esista e che vincerà le elezioni? Ora è il momento di Sala, e tutti a dire: sarà lui il nostro capo del governo. Il sindaco di Milano - è il nuovo tormentone autoreferenziale - si candida a guidare il centrosinistra e ritiene di essere il candidato migliore. Ma Sala frena: “Voglio essere chiaro: se dovessi decidere ora del mio futuro opterei per la candidatura a un secondo mandato, ma scioglierò ogni dubbio a settembre 2020”. 


Milano e Sala stanno alimentando un nuovo immaginario di “sinistra allargata”, fatta di cose concrete da esibire: Pil, mezzi di trasporto pubblici efficienti, investitori internazionali nel settore immobiliare, nuovi quartieri con case popolari, turismo in crescita. E in attesa c’è un altro obiettivo: a giugno si saprà se Milano vincerà le Olimpiadi invernali del 2026 . Intanto nel Pd si sta formando la corrente Sala per la premiership. Forse però invece di guardare così lontano, e al proprio ombelico, si potrebbe pensare a cose più vicine e più concrete. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero