Il fisco torna a dividere Lega e Movimento 5 Stelle. Mentre Bruxelles vede l'Italia nel 2019 quasi ferma, apprestandosi a confermare la previsione di un misero +0,1%, a Roma...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Salvini: «Ho proposto a Conte il ministro per le politiche Ue, aspetto l'ok»
E subito riparte la battaglia sugli evasori: se il partito di Matteo Salvini è in pressing per riproporre uno strumento già indigesto al Movimento, quello della dichiarazione integrativa speciale, dai 5 Stelle subito mettono le mani avanti. «Con noi - fanno sapere - nessun condono passerà mai. Piuttosto bisogna intensificare la lotta, fino al carcere, contro i grandi evasori». Proprio per evitare le accuse di nuovi condoni, i leghisti starebbero pensando a una versione 'light', che permetta sì di fare emergere redditi non dichiarati ma senza scudi penali o sui capitali all'estero. Anche l'emersione del contante è al centro delle elaborazioni leghiste, dopo il messaggio lanciato nei mesi scorsi da Salvini sulle ricchezze detenute nelle cassette di sicurezza.
Salvini attacca Spadafora: «Io pericoloso maschilista? Si dimetta, le Ong lo aspettano»
Il nuovo pacchetto leghista non si fermerebbe comunque a una riedizione di rottamazione e saldo e stralcio: come spiega il sottosegretario Massimo Bitonci ci sarebbero anche nuove norme per ridurre il contenzioso e un ampliamento alle imprese delle norme pensate per venire incontro ai contribuenti in difficoltà (si salda pagando il 16% il 20% o il 35% e si cancellano non solo sanzioni e interessi ma anche il debito originario). In più, sempre nella logica di spingere l'emersione, potrebbero rientrare la flat tax sui redditi incrementali e una spinta ai pagamenti tracciabili, ma senza inasprimento del tetto al contante. Si pensa piuttosto all'azzeramento delle commissioni per le piccole transazioni con bancomat e carte di credito sotto i 30 euro. Il tutto da inserire in un decreto fiscale collegato alla manovra, sempre che non arrivi l'input ad accelerare.
Di Maio: «Se Salvini si sente solo gli manderemo un peluche»
A inizio settimana, intanto, nonostante i mal di pancia a Palazzo Chigi, Salvini vedrà i sindacati al Viminale, e in quella sede potrebbe illustrare dettagli di questo piano.
Il Messaggero