Meloni, tappa a Stoccolma e Berlino: sul tavolo il nodo migranti e la questione degli aiuti di Stato

Ecco i temi al centro del viaggio del premier

Meloni, tappa a Stoccolma e Berlino: sul tavolo il nodo migranti e la questione degli aiuti di Stato
Due dossier corposi, uno più rovente dell'altro. Da una parte la questione migranti, con la richiesta italiana ai partner dell'Ue di redistribuire gli oneri che...

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Due dossier corposi, uno più rovente dell'altro. Da una parte la questione migranti, con la richiesta italiana ai partner dell'Ue di redistribuire gli oneri che gravano sui Paesi del Mediterraneo. Dall'altra, il capitolo aiuti di Stato, con la risposta che l'Europa dovrà dare all'Inflation reduction act americano: il piano Usa che, di fatto, rende più conveniente acquistare dagli Stati Uniti che dal Vecchio Continente. Sono i due temi al centro del viaggio di Giorgia Meloni a Stoccolma e Berlino.

 

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Due tappe essenziali in neanche 24 ore per la premier. Volata nella capitale svedese perché è la Svezia in questo momento a essere titolare della presidenza di turno Ue. Poi, nel pomeriggio, in quella tedesca, per incontrare il cancelliere Olaf Scholz e provare a definire una strategia comune in vista del prossimo Consiglio europeo. 

«Sulla migrazione l'Italia ha richiamato l'attenzione sulla rotta Mediterranea e sulla difesa dei confini esterni - le parole di Meloni a Stoccolma, dopo l'incontro con il primo ministro Ulf Kristersson - I documenti di partenza sono degli importanti passi avanti e stiamo avendo dei colloqui a 360 gradi per arrivare a delle sintesi possibili che possano tenere in conto gli interessi italiani».  «Il tema fondamentale - aggiunge Meloni - rimane la cooperazione: offrire alternative a chi va via, a chi scappa. Questo è un lavoro che l'Italia sta facendo, se lo facesse in modo più significativo l'Europa farebbe la differenza».

Dunque la difesa dei confini esterni: «Credo che sia legittimo per l'Italia nel momento in cui altri chiedono la difesa dei confini dai movimenti secondari porre il tema che prima di quelli secondari ce ne sono di primari. Questa - riassume Meloni - è la questione che è alla base dei documenti sulla difesa della dimensione esterna, credo che sia il modo di affrontare questa situazione».

Il bilaterale con Scholz

Qualche ora dopo Meloni è a Berlino. E tra i molti temi del bilaterale con il cancelliere Scholz spicca il nodo del sostegno alle imprese europee, per rispondere all'Inflation reduction act americano. La missione di Meloni è quella di scalfire il muro della Germania, attraverso la creazione di appositi strumenti finanziari per rendere più competitive le aziende del Vecchio Continente. Un obiettivo che Berlino in parte condivide. Motivo per cui il governo italiano è determinato a sfruttare ogni margine di trattativa, per arrivare al Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio con una proposta forte per allentare i vincoli sugli aiuti di Stato. Senza penalizzare chi come l'Italia ha minori spazi fiscali di manovra in autonomia. 

Ricerca di sponde

Una ricerca di sponde che, secondo quanto trapela, continuerà in un possibile incontro con il presidente francese Emmanuel Macron all'Eliseo. Le diplomazie sono al lavoro, il clima più disteso dopo gli scontri delle prime settimane di governo sulla gestione delle Ong. I ministri del resto si stanno già parlando: dopo Guido Crosetto anche Raffaele Fitto ha incontrato la sua omologa Laurence Boone. Si prepara il terreno, insomma, in vista del match di Bruxelles. 

 

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Il Messaggero