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«Abbiamo stanziato 15 milioni di euro per le famiglie dei professionisti sanitari che hanno perso la vita a causa del Covid. È un giusto riconoscimento che l’Italia deve a chi ha svolto il proprio lavoro per tutelare la salute di tutti noi» ripete il ministro della Salute, Roberto Speranza. «Si tratta di una questione di giustizia, un fatto etico prima ancora che economico» fa sapere, ringraziando il governo, il presidente della Federazione dell’Ordine dei medici, Filippo Anelli. L’altro giorno lo stop al Senato di un provvedimento che andava in questa direzione aveva causato polemiche e delusione.
RICONOSCIMENTO
Ieri il consiglio dei ministri, su iniziativa di Speranza e della collega Elena Bonetti (Famiglia e Pari opportunità), ha posto rimedio a questa mancanza.
Plauso anche dal vicepresidente del Senato, Fabio Rampelli (FdI): «Il ministro Speranza ha tempestivamente attuato l’ordine del giorno, approvato proprio ieri, di cui sono primo firmatario, per indennizzare le famiglie dei medici non in regime di dipendenza dal servizio sanitario nazionale morti a causa del Covid mentre a titolo volontario prestavano servizio con passione, sacrificio e responsabilità».
Il decreto approvato ieri prevede altri due interventi importanti. Sono stati stanziati 250 milioni di euro «per gli interventi di competenza del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid 19». I fondi saranno usati anche per l’acquisto dei due farmaci retrovirali (Pfizer e Merck) che hanno mostrato una buona efficacia nel ridurre le ospedalizzazioni se somministrati nei primi cinque giorni della malattia. Infine, il governo ha previsto 400 milioni di euro destinati alle Regioni. Spiega Speranza: «Serviranno a far fronte alle spese sostenute a causa del Covid e agli aumenti delle bollette energetiche degli ospedali». Commenta l’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni: «È un primo passo importante di cui siamo soddisfatti. Resta però la convinzione delle Regioni sul fatto che la spese Covid debbano essere pienamente a carico dello Stato e che quelle sostenute dalle Regioni debbano essere coperte per intero».
Il Messaggero