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«Mio padre non ha mai avanzato la sua candidatura, e quindi stiamo ai dati di fatto. Poi, se chiedete a una figlia, cosa pensate che risponda?; io so soltanto che è bastata l'ipotesi, l'ipotesi, di una sua candidatura perché, come il riflesso condizionato del cane di Pavlov, le truppe giustizialiste ricominciassero a spargere gas tossici». Lo dice Marina Berlusconi al Corriere della sera a proposito di suo padre Silvio Berlusconi al Quirinale.
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«L'Italia di oggi mi pare diversa. È come se stessimo provando a mostrare quello di cui siamo capaci e quello che potremmo essere: sembriamo un Paese più responsabile, più maturo», prosegue la Berlusconi spiegando tra l'altro: «Non sottovaluto certo l'effetto Draghi. Ha restituito il giusto peso a valori come serietà, autorevolezza, europeismo. Con lui ci siamo liberati di molti apprendisti stregoni e siamo tornati all'etica della competenza. Draghi ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione del clima nuovo che mi pare di avvertire, e che va al di là del suo stesso lavoro».
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Il Messaggero