Lo scambio. Ecco di che cosa si comincia a parlare sulla dorsale Emilia-Calabria o meglio tra Pd e M5S. Lo schema sarebbe questo: i dem, che non hanno un candidato in Calabria e...
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In cambio di questo sostegno eventuale, che toglierebbe al partito di Zingaretti l’estrema difficoltà di indicare un nome proprio, dopo i rifiuti degli imprenditori Callipo e Rubbettino, i grillini potrebbero in Emilia rinunciare a un candidato di partito presentando la lista stellata in appoggio a Bonaccini. Oppure presentare il loro candidato ma facendo scattare il voto disgiunto a favore di Bonaccini. Riusciranno questi tentativi per non regalare la regione emiliana a Salvini?
Traghettare M5S in appoggio al candidato dem, per Grillo, che crede fortemente in questa operazione che lui chiama «di beneficenza», è molto ma molto difficile. Sul territorio emiliano-romagnolo, quel che resta di M5S è assai anti-dem. «Siamo nati dieci anni fa come movimento contro l’egemonia della sinistra in Emilia, non possiamo sostenerla oggi», questo il mood dei grillini locali. Ma i vertici M5S sperano di riuscire a realizzare lo scambio Emilia-Calabria e al Nazareno si lavora allo stesso scopo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero