Green pass per matrimoni, terme, congressi e fiere: per le riaperture il governo tratta con il garante della Privacy

Il garante della Privacy, Pasquale Stanzione, ha chiesto al governo di «circoscrivere l’uso» del passaporto verde agli spostamenti tra Regioni di diverso colore....

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Il garante della Privacy, Pasquale Stanzione, ha chiesto al governo di «circoscrivere l’uso» del passaporto verde agli spostamenti tra Regioni di diverso colore. «Bisogna escludere l’utilizzo» del “green pass”, avverte l’Autorità per la privacy «per finalità diverse». Un altolà che sembra far naufragare l’idea, coltivata da più di un ministro, di utilizzare il passaporto verde come la chiave per anticipare alcune aperture. Invece, da quel che filtra da fonti governative di rango, l’esecutivo di Mario Draghi sta trattando con il garante per ampliare l’uso del certificato che verrà concesso, da metà mese, a chi avrà completato il ciclo di vaccinazioni, a chi è guarito dal Covid e a chi esibirà un tampone effettuato nelle ultime 48 ore.

 

 

LE RIAPERTURE - Se la trattativa andrà a buon fine il calendario delle riaperture potrebbe essere rivoluzionato in base all’assunto che è inutile tenere chiuse numerose attività per evitare la diffusione del virus se si permette di accedere, a queste attività, esclusivamente a chi è in possesso del “green pass”.

Se passasse questo approccio, molti settori potrebbero tornare alla vita ben prima del previsto. Ad esempio i bar e i ristoranti senza tavoli all’aperto potrebbero riaprire prima del 1° giugno a tutti coloro che potranno mostrare il passaporto verde. Lo stesso potrebbe valere per le fiere, i convegni, i congressi, i centri termali, i parchi tematici e di divertimento. Questi settori, secondo il cronoprogramma illustrato da Mario Draghi a fine aprile, dovrebbero tornare operativi il 1° luglio. Ma anche in questo caso, come per i bar e ristoranti al chiuso, il governo potrebbe decidere di renderli fruibili a chi dispone del certificato vaccinale o dell’attestato di avvenuta guarigione o di un tampone effettuato nelle ore precedenti.

 

 

LE ATTIVITA' FERME - Ciò vale anche per le altre attività al momento bloccate. Ad esempio le piscine al chiuso, per le quali non è stata ancora stabilita una data della riapertura mentre per le palestre il via libera è fissato per il 1° giugno, potrebbero tornare a ospitare i nuotatori con il “green pass”. Questo documento potrebbe permettere anche la ripartenza di un settore estremamente penalizzato, quello del wedding, delle cerimonie di matrimonio. «Che senso ha impedire questi ricevimenti», si interroga un ministro di fede forzista, «se gli invitati mostreranno in green pass?». E aggiunge: «Dovremo discutere della questione con il garante, utilizzare il passaporto verde non solo per gli spostamenti tra Regioni di diverso colore, ma anche per far svolgere in sicurezza i matrimoni e per accedere a fiere, congressi, cure termali, parchi tematici e ristoranti al chiuso, è infatti una prospettiva importante: permetterebbe di accelerare il calendario delle riaperture». Appunto.

 

 

 

 

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Il Messaggero