Cent'anni fa la nascita di Giulio Andreotti: il libro di padre Leonardo Sapienza

Cent'anni fa la nascita di Giulio Andreotti: il libro di padre Leonardo Sapienza
Oggi pomeriggio, 16 gennaio, viene presentato al Senato un libro su Giulio Andreotti, che nacque un secolo fa, il 14 gennaio 1919. S'intitola "I miei santi in Paradiso....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Oggi pomeriggio, 16 gennaio, viene presentato al Senato un libro su Giulio Andreotti, che nacque un secolo fa, il 14 gennaio 1919. S'intitola "I miei santi in Paradiso. L'amicizia di Giulio Andreotti con le figure più note del cattolicesimo del Novecento", ed è scritto da padre Leonardo Sapienza, Reggente della Prefettura di Casa Pontificia, e dal giornalista Roberto Rotondo. Lo presenta il presidente della Cei, Cardinale Gualtiero Bassetti, e in queste pagine si ricostruisce il rapporto di amicizia di Andreotti con figure come Madre Teresa, Giovanni Paolo II, don Gnocchi, La Pira, don Mazzolari, Paolo VI e tanti altri. Rapporti di amicizia che avevano come contenuto la pace, la promozione delle fasce più deboli della popolazione o specifiche opere di carità.


Nel libro c'è anche l'inizio del suo rapporto con Assisi, dove addirittura trascorse il viaggio di nozze. Sui movimenti ambientalisti e pacifisti della marcia Perugia-Assisi, Andreotti disse una volta che andavano bene, e avvicinavano molta gente e allo spirito francescano, quelle manifestazioni un po' troppo piene di bandiere rosse. Questo suo giudizio positivo non gli impedì comunque - così ricorda padre Enzo Fortunato, attuale direttore  della sala stampa del Sacro Convento - di fare una specie di rimprovero bonario nei confronti dei francescani, a proposito del loro  rapporto con questi movimenti di sinistra. Il Custode della basilica di San Francesco di allora, sorridente, fu pronto a ribattere: "Ma, Presidente, bisogna pure parlare con Fratello lupo!". E lui, con la sua famosa ironia: "Beh, se allora me li chiamate lupi, sono d'accordo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero