Lombardia, Gallera nel mirino per il caso vaccini. Salvini: «Rimpasto? Lo vedrete nei prossimi giorni»

Nel giorno in cui prende ufficialmente il via la campagna vaccinale anti-Covid in Lombardia, non si placa la bufera sulle parole utilizzate dall'assessore al Welfare Giulio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Nel giorno in cui prende ufficialmente il via la campagna vaccinale anti-Covid in Lombardia, non si placa la bufera sulle parole utilizzate dall'assessore al Welfare Giulio Gallera per giustificare i ritardi nelle somministrazioni sconfessate apertamente anche dalla Lega, partito di maggioranza relativa al Pirellone. Per il capogruppo regionale M5S Massimo De Rosa, «lo scaricabarile sui medici lombardi in ferie, per coprire i ritardi di Regione Lombardia nell'avvio della campagna vaccinale anti-Covid - impietoso il confronto con le altre regioni - è solo l'ultimo increscioso episodio di una catena di inadeguatezze che si susseguono dal mese di marzo. La Lega sfiducia pubblicamente l'assessore Gallera, per le ingiustificabili accuse ai medici lombardi. Gallera parla di comunicato condiviso con la presidenza. Dopo le dimissioni dell'assessore, attendiamo quindi quelle del presidente Fontana e della sua Giunta».

Vaccini, flop Lombardia: ora li paga più del triplo

Anche per il Pd, principale partito di opposizione insieme ai 5 Stelle, «Gallera e Fontana sono due facce della stessa medaglia, e cioè del fallimento della Regione Lombardia nella gestione della pandemia». «Ecco perché - dice la segretaria metropolitana milanese Silvia Roggiani - scaricare l'assessore al Welfare - attraverso il proprio capo politico Salvini - di cui si sono condivise scelte e responsabilità fino ad ora, equivale a scaricare se stessi». Stessi toni usati dal capogruppo Dem in Regione, Fabio Pizzul: «Le dichiarazioni di Gallera sono inaccettabili tanto quanto i ritardi nella somministrazione dei vaccini anti Covid. Ormai la credibilità dell'assessore è al minimo ed è incompatibile con la guida della sanità lombarda, ma non basta mandare via Gallera per raddrizzare la situazione, sono il presidente Fontana e l'intera giunta ad essersi dimostrati una volta di più inadeguati a guidare la Lombardia».

Vaccino antinfluenzale, caos Lombardia: non sono bastati i cinque bandi di gara

 

«No, nei prossimi giorni si corre, quando le cose saranno fatte lo saprete», dice il leader della Lega Matteo Salvini ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto, a margine della camera ardente di Marco Formentini, se si è confrontato o si confronterà con il governatore lombardo, Attilio Fontana, per parlare di un'eventuale rimpasto di giunta, dopo le parole sui vaccini dell'assessore al Welfare, Giulio Gallera, che hanno fatto scoppiare un caso politico. «Guardo avanti, non commento le frasi e ribadisco l'impegno mio, della Lega e di tutto il centrodestra a portare la Lombardia ad essere un modello - ha aggiunto -. Dopo la bomba che ci è esplosa in casa con il Covid vogliamo tornare ad essere un esempio per tutta l'Europa e abbiamo tutte le potenzialità per farlo». Ai giornalisti che gli hanno chiesto se si correrà sempre con la stessa squadra Salvini ha risposto che «lo vedrete nei prossimi giorni». Alla domanda se Gallera più continuare a fare l'assessore regionali poi Salvini ha aggiunto che «non faccio mai questioni di nomi, il nostro impegno è che nel 2021 la Lombardia corra».

Vaccino, personale carente e centri di somministrazione che non ci sono. Tutte le falle del piano

«Vaccino obbligatorio per andare all'asilo». Le Regioni si spaccano

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero