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Nel giorno in cui prende ufficialmente il via la campagna vaccinale anti-Covid in Lombardia, non si placa la bufera sulle parole utilizzate dall'assessore al Welfare Giulio Gallera per giustificare i ritardi nelle somministrazioni sconfessate apertamente anche dalla Lega, partito di maggioranza relativa al Pirellone. Per il capogruppo regionale M5S Massimo De Rosa, «lo scaricabarile sui medici lombardi in ferie, per coprire i ritardi di Regione Lombardia nell'avvio della campagna vaccinale anti-Covid - impietoso il confronto con le altre regioni - è solo l'ultimo increscioso episodio di una catena di inadeguatezze che si susseguono dal mese di marzo. La Lega sfiducia pubblicamente l'assessore Gallera, per le ingiustificabili accuse ai medici lombardi. Gallera parla di comunicato condiviso con la presidenza. Dopo le dimissioni dell'assessore, attendiamo quindi quelle del presidente Fontana e della sua Giunta».
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Anche per il Pd, principale partito di opposizione insieme ai 5 Stelle, «Gallera e Fontana sono due facce della stessa medaglia, e cioè del fallimento della Regione Lombardia nella gestione della pandemia». «Ecco perché - dice la segretaria metropolitana milanese Silvia Roggiani - scaricare l'assessore al Welfare - attraverso il proprio capo politico Salvini - di cui si sono condivise scelte e responsabilità fino ad ora, equivale a scaricare se stessi». Stessi toni usati dal capogruppo Dem in Regione, Fabio Pizzul: «Le dichiarazioni di Gallera sono inaccettabili tanto quanto i ritardi nella somministrazione dei vaccini anti Covid. Ormai la credibilità dell'assessore è al minimo ed è incompatibile con la guida della sanità lombarda, ma non basta mandare via Gallera per raddrizzare la situazione, sono il presidente Fontana e l'intera giunta ad essersi dimostrati una volta di più inadeguati a guidare la Lombardia».
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«No, nei prossimi giorni si corre, quando le cose saranno fatte lo saprete», dice il leader della Lega Matteo Salvini ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto, a margine della camera ardente di Marco Formentini, se si è confrontato o si confronterà con il governatore lombardo, Attilio Fontana, per parlare di un'eventuale rimpasto di giunta, dopo le parole sui vaccini dell'assessore al Welfare, Giulio Gallera, che hanno fatto scoppiare un caso politico. «Guardo avanti, non commento le frasi e ribadisco l'impegno mio, della Lega e di tutto il centrodestra a portare la Lombardia ad essere un modello - ha aggiunto -.
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Il Messaggero