La sconfitta di Fico a Napoli, “nemo propheta in patria”

La sconfitta di Fico a Napoli, “nemo propheta in patria”
Quando prova a fare politica spogliandosi dagli abiti istituzionali e tentando di prendere quel coraggio che secondo amici e avversari gli fa difetto Roberto Fico non riesce. Ed...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quando prova a fare politica spogliandosi dagli abiti istituzionali e tentando di prendere quel coraggio che secondo amici e avversari gli fa difetto Roberto Fico non riesce. Ed è stata plateale la sconfitta che il presidente grillino della Camera ha patito a Napoli, la sua città, dove presumibilmente dovrebbe comandare le truppe. È andato a Napoli portandosi appresso gran parte dei parlamentari campani, convinti come lui di una scelta irrinunciabile: alleare M5S con il Pd per non risultare ancora una volta marginali e superflui in una cruciale gara regionale, dopo il doppio crollo in Emilia e in Calabria, come è quella di primavera in Campania. Le parole di Fico all’assemblea pentastellata a Napoli sono cadute nel gelo della base: “Dopo cinque anni di opposizione abbiamo capito che o fai opposizione a vita o ti devi alleare e se non ci sarà intesa a maggio probabilmente avremo la fotografia della situazione attuale: con De Luca, Caldoro e una nostra pattuglia. Dobbiamo allora pensare se c’è un’altra strada”. Ovvero abbracciamo il Pd esattamente come accade a livello di governo nazionale. Ma il 90 per cento dei grillini campani ha riposto: “No grazie”. E Fico se n’è tornato mestamente a Roma, a riprova che nemo propheta in patria.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero