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Nel Pd è ufficialmente scoppiato il caso. Il "cromo-gate" della segretaria Elly Schlein arrovella donne e uomini del Nazareno ormai da più di un giorno. Ora, il dubbio è dei più seri. Per le amministrative meglio un trench color salvia mediterranea o un cappotto blu inverno? E occhio alle europee, ché la campagna elettorale è alle porte e un "power dressing" potrebbe azzopparla, perfino comprometterla.
IL CASO
Se nelle ultime 24 ore "armocromia" è impennata nelle ricerche google degli italiani, figurarsi tra le truppe parlamentari del Pd. Armocromica è infatti Schlein, la segretaria e leader outsider che in un'intervista a Vogue, la più patinata delle riviste, ha confessato di fare affidamento a un'"armocromista" e "personal shopper", Enrica Chicchio, per abbinare vestiti e borse al look di giornata. Da listino la consulenza costerebbe 300 euro l'ora, ma «con Elly abbiamo un forfait», ha confessato Chicchio in un'intervista a Repubblica.
Ebbene, a due giorni dalla confessione modaiola della segretaria dem il dibattito si scalda e appassiona in un Pd che è già una polveriera, tra fuoriusciti (Enrico Borghi, Andrea Marcucci, ora anche Caterina Chinnici) e fuoriuscenti (soffre ma resiste, per ora, l'arci-rivale di Elly Stefano Bonaccini).
LE POLEMICHE
Tra i divanetti del Transatlantico è l'unico vero argomento a ravvivare l'interesse degli onorevoli dem. Il capitombolo del governo sul Def, al confronto, è materia soporifera. Va da sé che il polverone armocromico montato intorno alla segretaria "ZTElly" rallegra non poco i rivali interni.
Fra i riformisti messi all'angolo al Nazareno c'è chi la prende con meno ironia e spera davvero - forse illudendosi - che sul cromo-gate possa scivolare la leadership di Schlein, «non gliela perdoneranno mai». Né basta agli occhi delle minoranze la visita a favor di telecamere di Elly alla Caritas questo pomeriggio per reimporre l'immagine di un partito più sociale che social.
LE DIFESE (ANCHE DA DESTRA)
E se nessuno dentro al partito se la sente di difendere le armocromiche e legittime (per carità) esigenze della segretaria, neanche dal suo cerchio magico, è da fuori che arriva il pronto-soccorso ad Elly. Tra i primi a scacciare polemiche e malelingue c'è Matteo Renzi. Che tra il serio e il faceto spezza una lancia per la leader Pd: «Trovo assurdo attaccare Schlein per la sua personal shopper o la sua armocromista. Sarò vecchia maniera ma non mi interessa sapere quanto prende la sua consulente di immagine o chi la paga. A me interessa la politica», confessa l'ex premier e leader di Italia Viva.
Non solo. A schierarsi con il "diritto all'eleganza" (copyright Soumahoro) di Schlein ci pensa addirittura un ministro del governo Meloni. Dice Daniela Santanché che «ognuno è padrone della propria vita» e dunque Elly, spiega la titolare del Turismo di FdI, «come persona e come donna per me può fare tutto quello che meglio crede».
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