Il centrodestra conquista anche la Basilicata espugnando un feudo storico del centrosinistra al governo di questa Regione da 25 anni . E porta porta Vito Bardi alla presidenza...
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Salvini: «Il governo va avanti, non passo all'incasso»
D'accordo sulla stabilità dell'esecutivo, i due continuano però a punzecchiarsi sul concedere o meno la cittadinanza italiana a Ramy, il ragazzino eroe figlio di egiziani che ha sventato la tragedia del bus. L'ennesima occasione per tenere alta la tensione in un clima ormai preelettorale - sulla Tav, come sulle autonomie, passando per le infrastrutture - che proseguirà sino alle europee del 26 maggio. Tanto che Di Maio chiede «rispetto» e un «chiarimento» al suo alleato «Basta girarsi attorno. Anche il premier è d'accordo. Diamo la cittadinanza a quel bambino», ammonisce il capo politico dei Cinque Stelle. Cauto invece il ministro dell'Interno: «Stiamo facendo tutte le verifiche del caso. Se non ci saranno i problemi che qualcuno ha prospettato - ribadisce Salvini - sarò la persona più felice del mondo».
Ma in serata fonti del Viminale fanno sapere che non è alle viste nessun incontro tra il ministro e il ragazzo. Nessuna polemica con Di Maio, tuttavia: «ogni contributo è il benvenuto», è l'unico commento di Via Bellerio. Sulla disputa tra i due, interviene direttamente il diretto interessato ampliando lo scontro politico: «Volevo vedere - si chiede Ramy Shehata - cosa sarebbe successo a Salvini se tutti fossero morti. Tutti sarebbero andati contro di lui. Se tutti lo ringraziano è grazie a me». Sulla cittadinanza «Salvini all'inizio ha detto sì, poi no. Di Maio vuole darmela, quindi mi fido Di Maio», conclude. Ma al di là della vicenda di Ramy, il voto di ieri sancisce che Vito Bardi, ex generale della Guardia di Finanza sarà il nuovo Presidente della Regione, con il 42,2%. Il suo competitor, il farmacista Carlo Trerotola, espressione dei dem, è fermo al 33,1. Una sconfitta, tutto sommato ampiamente prevista, tenuto conto degli scandali che avevano travolto la dirigenza locale.
Detto questo un 33%, per Nicola Zingaretti alla sua prima prova con le urne, rappresenta un decente punto per ripartire.
Il Messaggero