Di Maio condivide i meme sulla sua abbronzatura, il New York Times lo stronca: «Blackface è razzismo, all'estero ci si dimette»

Nei giorni scorsi, dopo che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incontrato a Roma il suo omologo cinese Wang Yi, un particolare era risaltato agli occhi:...

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Nei giorni scorsi, dopo che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incontrato a Roma il suo omologo cinese Wang Yi, un particolare era risaltato agli occhi: l’abbronzatura ‘esagerata’ dell’ex capo politico del Movimento 5 Stelle, che aveva scatenato il web. Sui social erano infatti apparsi tantissimi meme con il viso iper-abbronzato di Di Maio paragonato a Obama, a Michael Jordan o addirittura a Carlo Conti.




I meme ironici sono stati poi ricondivisi dallo stesso Di Maio sui suoi profili social: un errore madornale, perché se in Italia questo tipo di ironia è grossomodo accettata, non si può dire certo lo stesso all’estero. Soprattutto considerando gli ultimi mesi in cui in tutto il mondo, ma specialmente in America, il tema del razzismo è esploso in modo prepotente con la vicenda della morte di George Floyd.



IL NYT STRONCA DI MAIO Oggi il New York Times ha infatti pubblicato un lungo articolo, firmato da Emma Bubola e Gaia Pianigiani, in cui si accusa il ministro di ironia sul blackface: «Negli Usa chi lo fa si dimette o viene licenziato», si legge nel pezzo, che sottolinea che «alcuni hanno sostenuto che rilanciare le immagini riflette la visione provinciale di Di Maio sul mondo, visione che non prende in considerazione le conversazioni globali sul razzismo che avvengono fuori dall’Italia». «Per altri invece i meme ignorano la discriminazione subìta dai neri in Italia, dove i migranti africani sono vittime spesso di violenza e intolleranza».

Nel pezzo si legge anche l’opinione di una scrittrice italo-somala, Igiaba Scego, secondo cui «l’Italia non ha mai fatto i conti con il suo passato coloniale e fascista»: «In altri Paesi sanno tutti che pratiche come la blackface portano alla violenza, ma in Italia l’argomento non viene trattato seriamente», anzi il ministro «ci ride su».

A gettare acqua sul fuoco il portavoce di Di Maio, Rubei, che innanzitutto sottolinea che «il ministro è  categoricamente contrario a qualsiasi forma di discriminazione o violenza razziale in una qualsiasi forma», poi parlando dei meme ha spiegato che quello del ministro “era un post autoironico sull'abbronzatura ottenuta  dopo alcuni giorni in Sardegna, sottolineando che Blackface non è un qualcosa che si capisce in Italia».
Rubei, infine spiega che il meme tratto da un famoso film di Totò - Tototruffa -, in cui il comico napoletano ha il viso nero e un anello al naso, in Italia non è da «associato  da nessuno con il razzismo. E poi lui non si è dipinto la faccia di nero, ma era davvero abbronzato».

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Il Messaggero