«Se dopo le elezioni europee, dovesse saltare questo governo, mi ricandiderei». Lo dice Alessandro Di Battista a...
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Battista a "Accordi e Disaccordi" in onda stasera sul Nove. «Io non me lo auguro e non credo che avverrà anche perché questo governo, per merito dei 5Stelle, sta portando avanti cose interessanti, ma a settembre-ottobre mi ricandiderei».
Come capo politico dei 5 stelle? «No, questo no. C'è Luigi Di Maio che è capo politico». E come candidato sindaco di Roma? «No, non è plausibile. Non sono all'altezza di essere il sindaco di Roma. Virginia Raggi è stata all'altezza sempre di più».
Di Battista, che a marzo aveva lanciato in televisione una campagna contro la Francia accusandola di "sfruttare l'Africa" e aveva detto che dietro la Tav "c'erano tangenti magari pagate sotto forma di consulenza", si era poi eclissato nel momento in cui i 5Stelle avevano scelto una comunicazione più dura contro la Lega affidandola a Di Maio. Il front man pentastellato si era iscritto ad un corso di falegnameria.
Con la sortita sulla possibile ricandidatura di Di Battista in caso di elezioni anticipate i 5Stelle mettono in campo una figura che secondo il loro codice interno può candidarsi non avendo alle spalle due mandati come invece avrebbero Di Maio.
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Il Messaggero