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«Quest'Italia è viva, forte, e ha tanta voglia di ripartire». È questo il messaggio che il premier Mario Draghi lancia alla Nazione intervenendo da Spezzano di Fiorano (Mo). «I mesi della pandemia sono stati un disastro sanitario, economico, ma anche culturale, sociale, educativo – prosegue –. Le diseguaglianze sono aumentate. Ma, grazie ai sacrifici degli italiani e alla forte accelerazione della campagna vaccinale, abbiamo davanti una fase nuova. Una fase di ripresa e fiducia, su cui costruire un Paese più giusto e più moderno. E liberare le energie che sono rimaste ferme in questi anni».
Vaccini
Una «nuova fase» la definisce Draghi: è quella post vaccini. «Grazie all'accelerazione della campagna vaccinale abbiamo avanti una fase nuova, di ripresa e fiducia su cui costruire un paese più giusto e più moderno. E liberare le energie contratte in questi anni. Questa opportunità che ci è data oggi non è tornare a una costruzione istituzionale prevalente prima della pandemia. Perché noi prima della pandemia crescevamo molto poco e il grande timore è che finita la pandemia la ripresa non sia duratura», ha aggiunto Draghi.
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Formazione e ricerca
Per Draghi è importante «l'attenzione per la formazione e la ricerca. Investiamo oltre 12 miliardi di euro per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo delle aziende, e per promuovere la ricerca, l'innovazione e la diffusione delle tecnologie – ha spiegato il premier intervenendo da Spezzano di Fiorano (Mo) –. Questo ci consente di moltiplicare e di rafforzare le esperienze virtuose come il Tecnopolo di Bologna. Ci permette di fornire opportunità ai giovani ricercatori, di attrarre le migliori competenze, di rafforzare i legami tra ricerca e impresa».
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Dl semplificazioni
Un cambio di passo «essenziale per l'Italia». Così il premier Mario Draghi definisce il Dl semplificazioni al termine della visita allo stabilimento di Fiorano Modenese. «È vasto e molto complesso. Riduce le incertezze e i tempi delle burocrazie.
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Lavoro
Non tutti hanno sofferto la pandemia nello stesso modo. Nel periodo del lockdown «quelli che hanno perso di più il lavoro sono stati i giovani e soprattutto le donne. Non è stata una crisi che ha distribuito i suoi effetti in maniera uniforme», dice il premier Mario Draghi intervenendo da Spezzano di Fiorano (MO). «Ora abbiamo davanti una fase nuova grazie ai sacrifici di tutti noi – aggiunge Draghi –, di tutti i cittadini che in fondo per un anno e mezzo si sono sottoposti a delle restrizioni della libertà personale, a dei comportamenti anche depressivi per poterne uscire». Ma il premier sottolinea anche che «tutti gli enti internazionali stanno rivedendo al rialzo le previsione sull'economia italiana. Anche il tasso di occupazione è in crescita, e questo è molto importante perché siamo solo all'inizio».
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