Lunedì il consiglio dei ministri decide. C’è da stabilire la data del voto per le elezioni regionali, che doveva svolgersi adesso ma il coronavirus ha sospeso...
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Regionali e referendum verso il rinvio. L’opposizione attacca: non ci consultano
Coronavirus, Conte e l'ombra Mario Draghi: ecco perché il premier è costretto ad agire in fretta
Dal governo trapela un auspicio perché gli enti locali si accordino su una data il più possibile condivisa, una sorta di election day che potrebbe a quel punto includere anche il referendum per il taglio dei parlamentari, ad ora rinviato all'autunno. Ma specie il Pd sarebbe più orientato per il voto a settembre, dopo che si sarà visto come ha funzionato il ritorno alla normalità. Anche perché se dovesse arrivare una seconda ondata di Covid 19 in estate, allestire i seggi elettorali in mezzo a una nuova bufera sarebbe sconsigliatissimo e deleterio. E comunque Palazzo Chigi sta lavorando alla bozza del decreto che riguarda anche le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali. «Si tengono in una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2020»: è quanto si legge nella bozza del decreto «recante disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l'anno 2020». L'obiettivo è quello di «evitare fenomeni di assembramento» e condizioni di «contiguità sociale» in una fase in cui il coronavirus non è più quello di prima forse ma ancora minaccia con la sua presenza. Lunedì la decisione di Conte e intanto pressing e contro pressing politici animeranno il weekend dietro le quinte.
Il Messaggero