Conte va da Draghi: «Da M5s massimo sostegno per rilanciare l'azione di governo»

«Non sono venuto qui a parlare di caselle di governo». Il capo del Movimento 5 Stelle incontra il premier a Palazzo Chigi per discutere di caro bollette, giustizia e sanità

Conte vuole rassicurazioni sulla giustizia. Ovvero: è andato da Draghi stamane per dirgli ok all’agenda Mattarella, che ha nella riforma della giustizia e del Csm la...

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Conte vuole rassicurazioni sulla giustizia. Ovvero: è andato da Draghi stamane per dirgli ok all’agenda Mattarella, che ha nella riforma della giustizia e del Csm la sua priorità, ma il movimento 5 stelle non vuole che si esageri. Chiede rassicurazioni Conte dopo che M5S ha già dovuto ingoiare di mala voglia la riforma Cartabia. «Non sono venuto qui a parlare di caselle di governo, di posti, ma di urgenze per i cittadini, è quello che ci siamo ripromessi e manteniamo la parola con i cittadini. Sono qui a nome del M5s a ribadire la nostra massima compattezza per sostenere, anzi per rilanciare l'azione di governo, è quello di cui il paese ha bisogno», ha detto Conte al termine dell'incontro. «Con Draghi abbiamo parlato anche di giustizia, di riforma del CSM, noi come Movimento chiediamo che ci sia una importante e chiara differenziazione di ruoli tra politica e magistrature, no alle porte comunicanti, non ce le possiamo permettere», ha aggiunto Conte.

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L'incontro Conte-Draghi

Si è parlato dunque dei vari dossier, ma se M5S su alcuni di questi non dovesse essere d’accordo, Draghi applicherà al partito stellato - anche se a Conte non lo ha detto esplicitamente - la stessa modalità che ha comunicato a Salvini nell’incontro dell’altro giorno a proposito delle nuove norme sull’uscita dall’emergenza sanitaria non gradite al Carroccio: «Prendo atto che voi non siete d'accordo, ma sono misure necessarie e dunque le prenderemo lo stesso». Avvertimento valido anche per Conte, nel caso M5S dovesse fare troppe bizze. E insomma un faccia a faccia che arriva dopo la battaglia dei partiti sul Quirinale. E per l'ex premier che mai ha avuto grandi rapporti con il suo successore è una mossa doppia. Da una parte è pronto a confermare il sostegno dei grillini all'esecutivo, nonostante le voci su un possibile disimpegno della maggioranza. Dall'altra cercherà di pressare il capo del governo sull'agenda affinché le battaglie del Movimento trovino più spazio. 

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Guerra nel M5S

Continua intanto la guerra nel suo movimento. Conte sta elaborando la strategia per mettere sempre più nell'angolo Luigi Di Maio. I rapporti tra due sono sempre più strappati dopo l'esito delle trattative che poi hanno confermato Mattarella al Qurinale. L'idea che balena nella mente del presidente grillino sarebbe quella di proporre agli iscritti, attraverso una discussione e un voto on line, una sorta di sfiducia del ministro degli Esteri nel suo ruolo di garante del Movimento. Dopo la presa di posizione di Di Maio nei concitati giorni della rielezione del capo dello Stato, Conte vuole andare fino in fondo con l'ex capo politico. Spera sia lui a mollare, a dar vita a un nuovo soggetto, ad allontanarsi. Ma Di Maio punta invece a restare nel movimento e semmai a prenderne la leadership. Muro contro muro tra i due. Conte non accenna a passi indietro sull'ipotesi dell’assemblea aperta agli iscritti che potrebbe essere convocata nei prossimi giorni, Di Maio preferirebbe un'assemblea congiunta dei gruppi di Camera e Senato. Quanto al rapporto con Draghi, quello del ministro della Farnesina è ottimo con il suo premier (ieri conversavano spesso durante la seduta con Mattarella a Montecitorio), mentre quello di Conte con l’inquilino di Palazzo Chigi è tutto da ricostruire.

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Il Messaggero