Congresso Cgil, Prove di campo largo: Schlein e Conte insieme sul palco

E domani a Rimini ci sarà anche il premier Giorgia Meloni

Congresso Cgil, Prove di campo largo: Schlein e Conte insieme sul palco
Prima l'opposizione. E, forse, il campo largo. A Rimini oggi - per la prima volta in questa formazione - si troveranno attorno allo stesso tavolo i leader della minoranza. Al...

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Prima l'opposizione. E, forse, il campo largo. A Rimini oggi - per la prima volta in questa formazione - si troveranno attorno allo stesso tavolo i leader della minoranza. Al congresso della Cgil che attende per domani, venerdì, l'arrivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, saranno infatti presenti per un confronto la neo-segretaria dem Elly Schlein, l'ex premier pentastellato Giuseppe Conte, il frontman del Terzo Polo Carlo Calenda e, per Avs, Nicola Fratoianni.

 

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Mentre le suggestioni sulle alleanze tra Pd e M5S faticano ancora sia a trovare conferme che a ricevere smentite, il format inedito - per l'occasione condotto da Lucia Annunziata - contrappone Schlein e Conte nel momento di massima visibilità della prima, e in quello peggiore per il secondo. La leader che ha inaugurato il nuovo corso al Nazareno, è uscita senza le ossa rotte dal confronto in Aula con Meloni, al suo primo question time da premier. Anzi. Le accuse lanciate all'esecutivo sullo scarso impegno contro la precarietà dei giovani lavoratori (e il legame di questa con la natalità in calo), più che a mettere in difficoltà la presidente FdI sembrano essere state funzionali a preparare il faccia a faccia di oggi e inviare un messaggio al proprio elettorato. Una comunità in buona parte sovrapponibile ai cinquestelle che è in attesa di capire dove orientarsi. A dimostrarlo i sondaggi e il travaso di voti in corso. Secondo i dati di Porta a porta il Pd targato Schelin sale al 20.3% (+2.8), seguito dal M5S che contemporaneamente scende quasi di due punti percentuali, fermandosi al 15% (-1.9). 

Per questo la prima battaglia dialettica tra i leader può essere l'occasione per comprendere quali saranno i rapporti tra il secondo e il terzo partito. Convolare verso un'intesa a più sfumature - guardando alle Europee del 2024 - potenzialmente potrebbe mettere più in difficoltà l'esecutivo. Eppure, in attesa del confronto, ieri a Montecitorio i toni non sono parsi così concilianti. Appena una manciata di minuti prima dell'intervento schleiniano sul salario minimo, Conte ha provato a mettere il cappello sull'iniziativa. «La nostra perseveranza ha pagato - ha scritto in un post su Facebook - finalmente è stata calendarizzata in Commissione Lavoro alla Camera la proposta del Movimento 5 Stelle sul salario minimo legale, a mia prima firma». Poi la sfida: «Vedremo chi è contrario, chi è per il sì, chi per il ni». Se campo largo sarà, lo si capirà anche in Commissione.  

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Il Messaggero