Cattolici, la sferzata di Bassetti: «Impegnatevi in politica»

Il cardinale Gualtiero Bassetti
Il presidente della Cei sferza ancora una volta i cattolici ad un rinnovato impegno politico invitandoli a ripartire...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il presidente della Cei sferza ancora una volta i cattolici ad un rinnovato impegno politico invitandoli a

ripartire dall'esempio di don Luigi Sturzo. L' appello ai «liberi e forti» lanciato cent'anni fa da Sturzo, dice Bassetti sul Settimanale dell' Osservatore Romano da oggi in edicola, lascia «grandi eredità su cui vale la pena riflettere» di umanità, cultura e la fede. Quindi «lo spirito di servizio all'umanità ferita e travolta dalla Prima guerra
mondiale».

Eredità che, secondo Bassetti, «parlano all'uomo contemporaneo, interrogano profondamente la nostra società così marcatamente individualista e nichilista e soprattutto esortano a una riflessione profonda tutti i cattolici. Perché quell'appello è il prodotto di una stagione alta e nobile del cattolicesimo politico italiano che ha dato un contribuito fondamentale a costruire l'Italia contemporanea e a formare una civiltà basata sull'umanesimo cristiano. Una civiltà
basata sulla dignità incalpestabile della persona umana che rinuncia, in nome del Vangelo, a ogni volontà di oppressione del povero e a ogni rigurgito xenofobo o razzista».

«Essere liberi e forti - dice Bassetti - prima di tutto, essere fedeli al Vangelo in ogni campo dell'agire umano, anche in quello politico, e farsi annunciatori gioiosi dell'amore di Cristo con mitezza, sobrietà e carità. In secondo luogo, significa resistere alla tentazione di seguire i falsi profeti che celebrano Dio soltanto con la bocca ma che invece celebrano se stessi e non sanno amare. E infine significa farsi difensori coraggiosi della persona umana in ogni momento dell'esistenza: perché la vita non si uccide, non si compra, non si sfrutta e non si odia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero