Calenda al Pd: «L'unico modo di gestire il M5S è cancellarlo»

Lungo intervento di Carlo Calenda al teatro Eliseo a Roma in occasione di un'iniziativa di Azione a Roma. In particolare Calenda ha attaccato i Cinque Stelle ed anche il suo...

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Lungo intervento di Carlo Calenda al teatro Eliseo a Roma in occasione di un'iniziativa di Azione a Roma. In particolare Calenda ha attaccato i Cinque Stelle ed anche il suo leader Luigi Di Maio che in particolare sul Mes lascia intravedere la crisi di governo: «Indecoroso dire ogni 3 minuti a M5s "vogliamo un'alleanza organica con voi" e Di Maio risponde "mi fate schifo". Bisogna dirgli alla fine "mi fai schifo tu, andiamo alle elezioni e vi cancelliamo". Perché ai miei amici del Pd dico, i Cinquestelle c'è un solo modo di gestirli, cancellarli».


Mes, Di Maio insiste: «Non possiamo firmare senza un negoziato»

Attacco a Di Maio. «Ma Di Maio dov'era? Stava al governo o no quando si negoziava il Mes? Questo è un modo indegno di fare politica, indegno di un grande paese. Si sollevano dubbi nel momento in cui si negozia e non dopo come stanno facendo Salvini e Di Maio che erano vicepremier quando si è fatto il negoziato. Io trovo indegno che si negozi un accordo internazionale, come hanno fatto Di Maio e Salvini, e poi quello che hanno negoziato quell'accordo alzano un polverone. Ma che facevate? Eravate in giro per l'Italia? Eravate in spiaggia a bere mojito», ha aggiunto Calenda.
 

Salva-Stati, l’ultimatum di Di Maio a Conte e Mef: «No alla firma, serve un rinvio»

La questione sindaco. «Sindaco di Roma? No io sto facendo un lavoro differente. Per salvare Roma serve un altro governo perché se riducono Ilva e Alitalia come le stanno riducendo figuriamoci se riescono a salvare Roma che è come un altra Ilva. I problemi di Roma nascono da governo che non li sa affrontare e un sindaco incapace. Quindi serve una grande forza che rompa questa maledizione che ci costringe a scegliere tra M5S e Lega altrimenti non si salverà il governo e non si salverà Roma».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero