2 giugno, l'ex ministro della Difesa, Arturo Parisi: «Io parteciperò»

2 giugno, l'ex ministro della Difesa, Arturo Parisi: «Io parteciperò»
Ancora polemiche sulla parata del 2 giugno ma un importante  ex ministro della Difesa, Arturo Parisi, ha deciso di esserci. Al contrario dei vari generali dissenzienti e al...

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Ancora polemiche sulla parata del 2 giugno ma un importante  ex ministro della Difesa, Arturo Parisi, ha deciso di esserci. Al contrario dei vari generali dissenzienti e al contrario di un altro ex ministro, La Russa. Dice Parisi: “Comprendo e condivido lo sconcerto che in questi giorni attraversa l’animo di molti che nel presente e in passato, militari e civili, hanno rivestito ruoli di responsabilità nella Difesa armata della Repubblica. Uno sconcerto che, più che singole scelte o iniziative del governo attuale, riguarda l’ispirazione che appare legarle e le conseguenti contraddizioni nella loro attuazione.


Una ispirazione inadeguata alla natura specifica e alle necessità dello strumento militare, e spesso ostile a quanti ne portano la responsabilità». «E tuttavia - spiega Parisi - parteciperò anche quest'anno alla festa che, come ogni 2 giugno, chiama i cittadini e i loro rappresentanti senza esclusione alcuna a raccogliersi né attorno ad una parte politica, né alla maggioranza di governo, o agli esponenti che volta a volta la rappresentano, ma a celebrare assieme alle Forze Armate la fondazione della Repubblica e a rendere visibile l'unità della Nazione».

«I militari, soprattutto quelli che in nome e per conto nostro mettono ogni giorno a rischio la loro vita - aggiunge l'ex ministro - hanno il diritto di sentire alle loro spalle un Paese coeso. Noi cittadini e responsabili politici abbiamo il dovere di proteggere questa unità governando le nostre divisioni al di là delle nostre legittime distinzioni». Stasera intanto  concerto del 2 giugno al Quirinale e poi la festa nei giardini del Colle. E fortunatamente non fa freddo anche se il clima politico è brutto assai. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero