Teresa, la "reggente" della ndrina Gallico

Nelle aule dei tribunali, dove si presentava in qualità di imputata, entrava sempre prima degli avvocati che la difendevano. A testa alta, con lo sguardo puntato dritto...

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Nelle aule dei tribunali, dove si presentava in qualità di imputata, entrava sempre prima degli avvocati che la difendevano. A testa alta, con lo sguardo puntato dritto alla corte quasi in segno di sfida. Si chiama Teresa Gallico, attualmente al 41bis dopo esser stata condannata per associazione mafiosa. Si trova nel carcere di massima sicurezza dell'Aquila. Da qui uscirà - salvo ulteriori condanne al termine di altri processi che pure la riguardano - quando avrà ormai 80 anni ma fin da quando era una ragazza si è sporcata le mani, deliberatamente e senza mai esitazione, con gli affari sporchi dell'omonima famiglia. Tutt'altro che clan secondario, quello dei Gallico: attiva fin dagli anni Settanta del secolo scorso questa 'ndrina ha conquistato il potere imponendosi su altre famiglie nel territorio di Palmi, in Calabria. Tolti i "capi" Domenico e Giuseppe, che pure condannati all'ergastolo hanno sempre impartito ordini, Teresa Gallico è stata la vera reggente della cosca per anni. Ha gestito gli affari e le estorsioni, rappresentando un modello "unico" di donna di mala sullo scenario criminale calabrese, come racconta, in questa nuova puntata, Alfonso Iadevaia, oggi dirigente della Squadra Mobile di Reggio Calabria. "La Gallico - dice - va oltre le regole della 'ndrangheta stessa".
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Il Messaggero