Cinque femminicidi in 7 giorni e la condanna di Strasburgo: donne ancora non protette

Nove donne uccise dall'inizio del mese: cinque nell'ultima settimana: i femminicidi non si fermano. Non bastano i corsi recupero per gli uomini violenti che spesso li...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Nove donne uccise dall'inizio del mese: cinque nell'ultima settimana: i femminicidi non si fermano. Non bastano i corsi recupero per gli uomini violenti che spesso li frequentano solo per uno sconto di pena. E non bastano neanche le nuove leggi restrittive, ferme al palo in commissione giustizia al Senato. E ancora non bastano le denunce, spesso inascoltate: la Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per non aver difeso una vittima di violenza. Ma perché le donne in Italia sono ancora così in pericolo? Dove stiamo sbagliando? Cosa si può fare di più? A queste e altre domande al podcast di L'una e l'altra risponde Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna, l'associazione che gestisce il 1522, il numero antiviolenza nazionale attivato dal Dipartimento Pari Opportunità presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero