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«Non vedo l'ora di cantare la pace, spero che la diplomazia blocchi questo passaggio tragico per la storia dell'umanità». Parole di Al Bano, cantante molto amato in Russia, che nel 2019 era finito nella blacklist dell'Ucraina che gli aveva contestato alcune dichiarazioni sulla questione Crimea. Al Bano, intervistato dall'Ansa, ha parlato della guerra che in queste ore si sta combattendo in Ucraina: «La mia gioia più grande sarebbe che un gruppo di grandi scienziati studi il vaccino contro la guerra e questo sostantivo rimanga soltanto un pessimo ricordo del passato».
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Al Bano: «Russi e ucraini sono fratelli»
In Russia si è esibito «l'ultima volta quattro anni fa, prima del Covid. Ora avevo in programma tanti concerti, da Mosca a San Pietroburgo, vediamo gli sviluppi di questa situazione drammatica», ha detto Al Bano. Nel marzo 2019 il governo di Kiev lo aveva inserito nella lista degli indesiderati, in quanto «minaccia alla sicurezza nazionale», depennandolo qualche mese dopo: «Ho chiarito la mia posizione: hanno capito che non c'entravo niente con quello che pensavano di me. Sono un cantante, non un politico. Oggi con l'ambasciata ucraina qui a Roma abbiamo rapporti umani straordinari», ci tiene a sottolineare Al Bano.
«Il mio auspicio è che cancellino al più presto questa tragica pagina di storia e si ritorni alla ragionevolezza e soprattutto al senso di pace che deve esistere tra gli esseri umani, specie tra russi e ucraini che sono fratelli, e non devono dimenticarlo», conclude.
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Il Messaggero