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Deborah Ergas, la figlia di Sandra Milo, si è sfogata in un lungo discorso commosso pronunciato alla camera ardente della madre in Campidoglio: «Mia madre è morta senza una casa di proprietà, ha sempre dato tutto a chi aveva più bisogno di lei».
Il discorso commosso della figlia: «Mia madre esempio di generosità»
La figlia Deborah ha ricordato la madre come una donna estremamente generosa, che ha sempre aiutato chi aveva più bisogno di lei: «Mia madre se n'è andata senza una casa di proprietà, ha sempre dato tutto a chi aveva più bisogno di lei».
Poi ha proseguito ricordando la sua carriera e l'amore per il suo lavoro: «Il cinema l'ha osannata, a volte dimenticata ma sappiamo che lei ha seminato amore e generosità. Mia madre ha vissuto da sfollata in guerra, ha sempre lavorato da quando aveva 12 anni fino a pochi giorni prima di morire. Ha cresciuto tre figli in assoluta solitudine, per noi è esempio infinito di dignità, indipendeza e di testa libera» ha detto la figlia ai giornalisti.
Deborah Ergas ha voluto ricordare anche le battaglie civili combattute dalla made nei lunghi anni della sua carriera: «Ha sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi, contro la violenza sulle donne, anche negli anni 60, quando nessuno ne parlava. Si è battuta per la parità di genere e per la parità di retribuzione. E anche per il fine vita, affinché nessuno soffrisse. E' stata una madre ma anche una donna libera e di cultura. Leggeva giornali cartacei tutte le mattine».
«I due cani che aveva salvato hanno pianto con me»
Nel suo sfogo alla camera ardente, Deborah Ergas ha ricordato anche che la madre Sandra Milo era una grande sostenitrice dei diritti degli animali. «Mia madre aveva adottato due cani, salvandoli dalla strada. Hanno pianto con me tutta la notte, sono stati vicini ai miei fratelli. A volte gli animali sono davvero meglio degli uomini».
Deborah Ergas: «Ringrazio Matano, non ha dato la notizia per rispetto»
Infine, Ergas ha rivolto un commosso ringraziamento alla rai e al collega Alberto Matano, direttore di La vita in Diretta, trasmissione in cui lavora: «Grazie a tutti voi per le parole che avete detto su di lei, sia nei programmi televisivi che sui giornali. Grazie alla mia Rai, meravigliosa azienda nella quale lavoro da 37 anni. Fatemi ringraziare Alberto Matano, il direttore del mio programma 'La vita in Diretta', che è stato un fratello, una carezza sul cuore quando lui solo sapeva di come stava mia madre e non ha mai detto una parola a nessuno, anche se è un giornalista. Alberto ha tenuto la notizia per sé e mi ha rispettata. Alberto, da oggi sei mio fratello».
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Il Messaggero