Renato Zero: «Ultimo? Mi chiese un aiuto per Sanremo, dissi di no. Sua madre e suo zio mi citofonarono e li feci entrare»

Il cantante romano al Corriere della Sera ha raccontato di conoscere da anni la famiglia di Niccolò, la mamma Anna e lo zio Ciro

Renato Zero: «Ultimo? L'ho visto crescere. Ma quando mi chiese un aiuto per Sanremo giovani dissi di no»
Renato Zero e Ultimo, storia di un'amicizia. Il cantante romano al Corriere della Sera ha raccontato di conoscere da anni la famiglia di Niccolò, la mamma Anna e lo zio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Renato Zero e Ultimo, storia di un'amicizia. Il cantante romano al Corriere della Sera ha raccontato di conoscere da anni la famiglia di Niccolò, la mamma Anna e lo zio Ciro. Ma quando lui gli ha chiesto un aiuto per Sanremo Giovani, "zio" Renato si è rifiutato. «La forza di noi artisti è guadagnarci il pane, convincendo gli altri a sceglierci. Per questo a Ultimo ho detto: “Non ti farei un favore ad aiutarti e non me lo farei nemmeno io”». 

L'amicizia della famiglia

Il resto è storia. «Quando era nella fase dei provini, alla ricerca di un produttore discografico, gli ho dato dei consigli. Nelle sue canzoni c’era sostanza. Avevo già prodotto dei giovani, però i risultati non erano mai positivi perché la mia presenza era talmente ingombrante che invece di fargli un regalo gli facevo un torto. L’ho benedetto da lontano, gli ho spedito la mia energia via etere, mi pare che abbia funzionato».

«Quando Ciro (lo zio di Ultimo) è venuto da me voleva un raggio di sole - racconta Zero - Gli ho aperto la porta perché di fronte a queste cose non mi tiro mai indietro. Anzi me le vado a cercare perché l’indifferenza mi infastidisce». Quel giorno, Ciro citofonò accompagnato dalla sorella Anna perché doveva operarsi e voleva salutare Renato per farsi coraggio. «Li ho fatti entrare in casa e non sono più usciti dalla mia vita

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero