Harry è tornato a Londra (a sorpresa), ecco perché: il processo con Elton John contro i tabloid

Per il duca di Sussex si tratta del primo viaggio nel Regno Unito dopo l'uscita nei mesi scorsi di "Spare"

Il principe Harry è tornato a Londra, a sorpresa. Il secondogenito ribelle di re Carlo III - emigrato negli Usa con la consorte Meghan Markle dopo il traumatico...

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Il principe Harry è tornato a Londra, a sorpresa. Il secondogenito ribelle di re Carlo III - emigrato negli Usa con la consorte Meghan Markle dopo il traumatico strappo del 2020 dalla Royal Family - è sbarcato nella capitale inglese per partecipare a un'udienza del processo contro le intromissioni nella privacy dei tabloid britannici. L'azione legale è stata intrapresa da Harry insieme ad altre figure pubbliche e celebrità.

Il processo riguarda l'Associated Newspapers Limited (ANL), che pubblica il Daily Mail e il Mail on Sunday, denunciato dinanzi alla giustizia britannica per presunte «gravi» intercettazioni illegali, nell'ambito di una sorta di class action promossa a fine 2022 da una mezza dozzina di vip, fra i quali - oltre ad Harry - la rock star Elton John. Per il duca di Sussex si tratta del primo viaggio nel Regno Unito dopo l'uscita nei mesi scorsi di "Spare", esplosiva autobiografia bestseller non priva di rivelazioni imbarazzanti su altri membri di casa Windsor. L'occasione potrebbe comunque favorire un qualche incontro con i familiari, a poco più di un mese dalla formale incoronazione solenne di suo padre e di Camilla, in calendario il 6 maggio nell'abbazia di Westminster, evento al quale i Sussex risultano essere stati invitati, riservandosi per ora una risposta.

 

La causa contro i tabloid

Harry è stato ripreso dai media all'ingresso della sede della Royal Court of Justice, dove i giudici dell'Alta Corte di Londra sono chiamati nei prossimi quattro giorni ad ascoltare le argomentazioni delle parti, prima di decidere se vi sia sostanza legale per portare avanti il processo o meno. Il principe è apparso relativamente rilassato e sorridente e ha rivolto cenni di saluto.

Lo studio legale Hamlins, che rappresenta i denuncianti, sostiene di avere a disposizione «prove inconfutabili» di azioni «criminali» commesse dal Mail per anni con la complicità di giornalisti e dirigenti del gruppo, alcuni dei quali tuttora in attività, per raccogliere in modo illegittimo informazioni private anche su altre celebrities e persone comuni ignare: con l'arruolamento d'investigatori incaricati di mettere cimici in case e veicoli delle persone prese di mira; l'ascolto illecito di conversazioni telefoniche; il versamento di denaro a poliziotti corrotti per l'accesso a informazioni sensibili; l'hackeraggio di conti bancari e transazioni finanziarie; l'intercettazione di dati medici carpiti tramite l'uso di false identità.

Nell'iniziativa legale sono coinvolte come parti lese - con Harry, Elton John e il marito David Furnish - pure le attrici Liz Hurley e Sadie Frost; nonché Doreen Lawrence, membro laburista d'origine caraibica della Camera dei Lord e madre di Stephen Lawrence, giovane britannico vittima nel 1993 di un omicidio di stampo razzista rimasto a lungo impunito, non senza corredo di polemiche sui metodi d'indagine di Scotland Yard e sulla copertura mediatica dei tabloid della destra populista isolana. L'editore del Mail respinge dal canto suo le accuse per bocca dei propri avvocati come «assurde calunnie orchestrate». E liquida ogni analogia col caso Murdoch come «indimostrata, diffamatoria e strumentale».

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Il Messaggero