Massimo Ciavarro: «Moana Pozzi mi diede 6 a letto perché non levai i boxer. Nicole Kidman? Una cavallona priva di sex appeal»

L'ex star degli anni '80: "Non mi è mai piaciuto essere attore. Per recitare, devi essere narcisista, egoriferito, esibizionista. Io sono l’esatto contrario"

Massimo Ciavarro: «Moana Pozzi mi diede 6 a letto perché non levai i boxer. Nicole Kidman? Una cavallona priva di sex appeal»
Negli anni 80 faceva impazzire le donne: Massimo Ciavarro, il biondino star di film cult come Sapore di Mare, oggi ancora splendido 65enne, dopo la popolarità si è...

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Negli anni 80 faceva impazzire le donne: Massimo Ciavarro, il biondino star di film cult come Sapore di Mare, oggi ancora splendido 65enne, dopo la popolarità si è ritirato in campagna «a zappare la terra e a pescare». Una storia di famiglia. «Fin da piccolo andavo sempre con papà in un campo che aveva fuori Roma. Ma papà morì prestissimo: io avevo 13 anni. E prima di morire mi disse la frase che mi ha rovinato: Massimo, questa è forse l’ultima volta che ti vedo, prenditi cura di tua mamma e delle tue due sorelle. Mi ha lasciato ‘sto fardello a 13 anni. Presi in mano la sua attività, lui era commerciante: acquistava in tutta Europa e vendeva in Italia. Ma succede che tutto quello che compravo dovevo pagarlo e tutto quello che vendevo non mi veniva pagato. Così, quando a 14 anni mi offrirono un fotoromanzo, accettai», racconta al Corriere della Sera.

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La carriera

Dopo i fotoromanzi arrivò il cinema. «Ma non mi è mai piaciuto essere attore. Per recitare, devi essere narcisista, egoriferito, esibizionista. Io sono l’esatto contrario. Certo, non potevo sputare su una fortuna economica, ma il cinema mi metteva ansia e stress, appena ho potuto, ho fatto cose che mi somigliavano di più: l’azienda agricola, il produttore di tre film e di tre documentari, e oggi un’attività turistica a Lampedusa, dove organizzo pure, da 14 anni, un festival di cinema, Vento del Nord, con Laura Delli Colli».

 

Sex symbol

«La metà delle donne mi dice che aveva il mio poster nella cameretta. Faccio parte di quei dinosauri che riconoscono tutti. Oggi, invece, i personaggi nascono e spariscono». Nei primi film, interpretava sempre il bel ragazzo che faceva innamorare tutte, ma nella vita era l'opposto: «Avevo una fidanzata, stavo sempre con lei. Dopo, ho avuto un paio di anni di vita notturna: i miei anni più schifosi».

Le donne


«Con Moana Pozzi ci sono stato una sola sera. Dopo dieci esami in Giurisprudenza, mi ero iscritto a una scuola di recitazione, la Scaletta, c’erano lei e pure Margherita Buy, già stressatissima come oggi. Moana era timidissima, sensibile, di buona famiglia, ricca. Una volta, stavamo chiacchierando e finimmo a letto». Ma lei gli diede voto 6. «Così scrisse nel suo libro, dato che non m’ero tolto i boxer. Con Isabella Ferrari, invece, non successe mai niente». E Nicole Kidman?
«Era carinissima, ma al di fuori da ogni tentazione. Giravamo Un’australiana a Roma, era giovanissima, una cavallona alta alta, tutta riccia, priva di ogni sex appeal. Quando si chiacchierava col regista Sergio Martino, diceva: io arriverò, io farò un gran carriera… Io e Sergio pensavamo: guarda ‘sta disgraziata. Fra noi, non ci fu niente. E poi stavo già con Eleonora, che mi mettevo a fare il pagliaccio?».

Eleonora Giorgi


«Avevamo un progetto condiviso: abbiamo costruito case, allevato animali, fatto l’olio, siamo stati bene, è nato Paolo. Preferivamo quello ai film. Poi, Eleonora mi ha lasciato, mi sono fidanzato con una svedese e, quando se n’è andata anche lei, mi sono detto che lì, da solo, rischiavo l’abbrutimento». Ora, è fidanzato? «Ho una persona a cui voglio molto bene. Voler bene è di più dell’amore, che è una cosa un po’ folle, contorta».

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Il Messaggero