Marina Cicogna, l'ultima intervista: «Florinda Bolkan? Mi tradiva ma ci passavo sopra. Alain Delon? Ero invaghita di un mito»

Amore, cinema e anche politica: le ultime confessioni prima della scomparsa

Marina Cicogna, dalla storia con Florinda Bolkan al flirt con Alain Delon, passando per Gianni Agnelli e Lex Barker: l'ultima intervista
È morta oggi a 89 anni Marina Cicogna, attrice e sceneggiatrice, nonché prima produttrice cinematografica italiana. Intervistata qualche giorno fa dal...

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È morta oggi a 89 anni Marina Cicogna, attrice e sceneggiatrice, nonché prima produttrice cinematografica italiana. Intervistata qualche giorno fa dal Corriere, la donna aveva parlato della sua carriera, dei suoi amori e della sua malattia.

Marina Cicogna morta a Roma, aveva 89 anni. Fu la prima produttrice cinematografica italiana: dalle origini aristocratiche all'amore (pubblico) con una donna

L'intervista

Intervistata qualche giorno fa dal Corriere della Sera, Marina Cicogna aveva raccontato curiosità e aneddoti sulla sua vita e sulla sua carriera, soffermandosi anche sulla sua malattia, sui suoi amori e sulle sue amicizie. Malattia di cui lei aveva sempre parlato apertamente, anche in tv: «Quando ti dicono signora lei ha un cancro cosa fai, lo metti da parte? È una cosa violenta, inattesa, improbabile. Un medico in Svizzera mi ha dato la notizia e la mia vita è diventata un’altra». Da qui la domanda sulla morte: «È un argomento che quando lo vivi addosso devi inquadrarlo. Ci pensi tutto il tempo, e ti chiedi come affrontarlo. Non ho una risposta». 

Poi la domanda sulle sue relazioni, dalla storia con Florinda Bolkan al flirt con Alain Delon: «Con Alain fu buffo. Ero a Megève, dove condividevo una stanza d’hotel con Ljuba Rizzoli, che era bellissima. Lui lasciò un biglietto sotto la porta: ti aspetto nella camera 104. Mancava il destinatario. Strappai il biglietto dalle mani di Ljuba e mi precipitai io. Ero la ragazzina invaghita di un mito, galleggiai sospesa in un’altra dimensione per qualche settimana. Florinda la conobbi a Parigi, lei era tornata da una vacanza a casa Kennedy. La trovavo speciale, solare, libera, disinibita, fisico asciutto, sorriso infantile, aspetto androgino. Alle sue scappatelle davo poco peso ma si rifiutava di accettare la mia con Benedetta, che dovette nascondersi in un armadio, tra i miei vestiti. Ci vivo da 40 anni». Sul rapporto con Gianni Agnelli ha poi detto «All'epoca poi ebbi un flirt con Lex Barker, il Tarzan del cinema. Gianni entrò in stanza con una torcia per vedere se era così bello. Alzò il lenzuolo e disse: mi fate vedere questo Tarzan? In effetti non è male».

Marina Cicogna, chi era la produttrice morta a Roma: la malattia, la compagna (poi figlia adottiva), gli amori e l'eredità

Poi le amicizie, da Jackie Kennedy a Gregory Peck, Mick Jagger, Luchino Visconti, e la famiglia. Suo nonno, infatti, creò il Festival di Venezia tirando su una tenda per proiettare i film all’Hotel Excelsior. Una vita fatta di privilegi, quella di Marina Cicogna, ma che a detta sua è stata anche molto dura: «Se parliamo di sforzi, cosa si può considerare uno sforzo? Certamente per una donna, una delle pochissime nel cinema, il non essere stata presa all’inizio sul serio dagli uomini è stata dura, benché tutto sommato una presenza femminile non fosse così avversata. Ma io avevo una certa maniera di andare avanti, se credevo in qualcosa sapevo come ottenerlo. Certi film in cui credevo, come Metti, una sera a cena di Patroni Griffi, non li volevano nemmeno all’Euro, la casa di produzione e distribuzione familiare, e quando Gian Maria Volonté si ritirò dal progetto fecero salti di gioia». 

Infine il commento sulla politica, tra Giorgio Napolitano e Matteo Salvini. Al primo rimpiange di non aver dato un abbraccio: «Ci sono persone che non hanno granché in comune con te, e conoscendole le trovi simpatiche e piacevoli. Il primo nome che mi viene in mente è Giorgio Napolitano. Lo incontrai, mi disse, lei ha fatto tanto per il cinema italiano. Di lì a poco dal Quirinale mi avvisarono della nomina a Grand’Ufficiale». Sull'invito a Matteo Salvini in occasione del suo ultimo compleanno Marina Cicogna ha poi detto: «Sono curiosa di persone per motivi non ovvii. Ho conosciuto la sua fidanzata, Francesca Verdini, l’ho trovata carina. Poi è venuto lui, che nel privato è diverso da come appare come politico. Ha una sua naturalezza, una piacevole spontaneità. E li ho invitati. Sono curiosa. E impaziente».

 

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Il Messaggero