Ligabue al Concerto del Primo Maggio: «La smania di potere è la droga più vecchia del mondo»

Il rocker torna sul palco del Concertone di Piazza San Giovanni 17 anni dopo l'ultima volta e non le manda a dire ai politici: ecco cosa ha detto.

Ligabue al Concerto del Primo Maggio: «La smania di potere è la droga più vecchia del mondo»
"Dieci anni fa ho scritto un pezzo sugli effetti della droga più vecchia del mondo. La droga più vecchia del mondo non è chimica, è mentale ed...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

"Dieci anni fa ho scritto un pezzo sugli effetti della droga più vecchia del mondo. La droga più vecchia del mondo non è chimica, è mentale ed è la smania di potere. In genere chi più ne ha più ne vuole e spesso, come quasi ogni tossico, è capace di qualunque cosa pur di non andare in crisi d’astinenza": lo ha detto Ligabue appena salito sul palco del Concerto del Primo Maggio 2023 a Roma, davanti ai 300 mila spettatori che hanno riempito Piazza San Giovanni.

Concerto primo maggio, pagelle: Ambra una garanzia (8), Ligabue militante (8), Ariete noiosa (6), Mr. Rain retorico (4)

L'esibizione

Tornato ad esibirsi al Concertone a distanza di 17 anni dall'ultima partecipazione, datata 2006, il rocker di Correggio ancor prima di attaccare "Il sale della terra" ha tuonato: "Di fronte alle overdose di un certo potere, agli abusi di cui è capace, serve un altro potere, quello di far sentire la tua voce e non permettere a nessuno, per esempio, di provare a cancellare la tua storia e riscriverla come gli pare, di non permettere a nessuno di provare a toglierti il diritto di amare, certo, sempre in modo consenziente, ma di amare chi ti pare, come ti pare, quanto ti pare e mettere su la famiglia che ti pare e magari riuscire a mantenerla con un salario decente. Come dicevo questo è un pezzo sulla tossicità di quel potere che logora anche chi ce l’ha". Poi ha attaccato la hit datata 2013, contenuta nell'album "Mondovisione". 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero