Letizia Petris, la vincitrice del Gf: «Sono cresciuta a San Patrignano, mia madre si faceva di eroina. Una volta fuori ho sofferto di crisi di panico»

Letizia Petris, la vincitrice del Gf: «Sono cresciuta a San Patrignano, mia madre si faceva di eroina. Una volta fuori ho sofferto di crisi di panico»
La vittoria dell'ultima edizione del Grande Fratello per Letizia Petris è un premio alla sua vita. Una storia a dir poco complicata, con un'infanzia vissuta nella...

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La vittoria dell'ultima edizione del Grande Fratello per Letizia Petris è un premio alla sua vita. Una storia a dir poco complicata, con un'infanzia vissuta nella comunità di San Patrignano. Una storia non lontana a quella raccontata anche da Andrea Delogu, che proprio come Letizia è cresciuta nell'opera di Vincenzo Muccioli.

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I genitori

A Verissimo, a Silvia Toffanin, Letizia ha raccontato la sua storia con un po' di emozione. «Mamma aveva 17 anni, papà 25. Tra loro fu amore a prima vista: mia madre era appena entrata, doveva fare un percorso più lungo. Mio padre invece era lì già da tempo. Lui l’ha aspettata ed è nato un amore oltre ogni limite, un amore assurdo». E la ragazza uscita dalla Casa come vincitrice racconta che «fino ai 14-15 anni ho vissuto la mia vita in comunità. Mia mamma era molto apprensiva nei miei confronti. Lei ha iniziato a fare uso di droghe molto giovane. Sono stata chiusa in comunità perché lei non mi faceva uscire di casa: aveva paura che io potessi fare gli errori che aveva fatto lei». Ma un giorno fuori, davanti alla vita reale ecco le crisi d’ansia, i primi attacchi di panico. Inevitabile.

La madre e l'eroina

Sua mamma si chiama Sara Ronconi che ha conosciuto il male dell'eroina. Una madre rimasta legata alla comunità, proprio come suo padre Osvaldo che ha lavorato lì, fino a quando è morto. Un colpo al cuore. È morto giovane, nel 2020, quando Letizia aveva vent’anni. Una morte velocissima, per una leucemia fulminante. Una morte che lasciò il segno tra depressione e paura di non facerla. Ma «oggi mia madre è la mia migliore amica. Abbiamo recuperato il nostro rapporto quando è mancato papà... ».

Un padre sempre positivo racconta ancora. «Io amavo mio papà più di ogni altra cosa al mondo. Ad oggi sono sicura che lui è qui con noi, con Vincenzo Muccioli, Gianmarco Moratti e vorrebbe che alzassimo la testa, riempissimo il cuore e ci prendessimo per mano continuando la nostra strada. Amava tanto tutti i ragazzi che ha salvato e che avrebbe voluto salvare... avrebbe fatto di tutto. Mio papà diceva sempre “forza e coraggio che è un male di passaggio”».

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Il Messaggero