Jacopo Malnati de "I Pantellas" rapinato e picchiato a Varese: «Stavano per uccidermi», il racconto choc sui social

I banditi erano in due: l’uomo li ha messi in fuga suonando il clacson dell’automobile

Jacopo Malnati de "I Pantellas" rapinato e picchiato a Varese: «Stavano per uccidermi», il racconto choc sui social
Il volto tumefatto, il labbro spaccato, un cerotto che copre i punti di sutura al sopracciglio destro. «Non sembra ma sto bene, grazie di cuore a tutti per i bellissimi...

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Il volto tumefatto, il labbro spaccato, un cerotto che copre i punti di sutura al sopracciglio destro. «Non sembra ma sto bene, grazie di cuore a tutti per i bellissimi messaggi di affetto», rassicura Jacopo Malnati. Il video del comico di Colorado, l’altra metà del duo rivelazione di YouTube iPantellasi, vuole essere tranquillizzante, in realtà mostra la brutalità di un pestaggio dal quale il trentaduenne si è salvato solo grazie alla sua reazione. «Potevo morire», racconta poche ore dopo via social ai suoi seguaci da un letto del pronto soccorso.

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PISTOLA PUNTATA

Giovedì sera alle dieci e mezza Jacopo si trovava nel quartiere San Fermo di Varese, la sua città. «Ero appena salito in macchina, ho subito una rapina e un tentato omicidio da due ragazzi. Mi hanno puntato la pistola alla tempia e hanno provato a uccidermi. Strangolandomi per derubarmi», dice ancora scosso. E sul collo si vedono i lividi lasciati dalle mani che lo hanno stretto. «Io ho combattuto con tutte le forze e sono riuscito a suonare più volte il clacson per attirare l’attenzione». A quel punto i due hanno capito che non ce l’avrebbero fatta. «Con la pistola mi hanno colpito al viso per poi fuggire. Io sto bene, a parte un po’ di punti. Ma sono molto spaventato. Mi dispiace vivere in un mondo così, non mi meritavo questa aggressione». Il suo pensiero va anche agli autori della tentata rapina. «Spero che rifletteranno a lungo su quello che hanno fatto, perché se fossi morto (e vi assicuro che mancava davvero pochissimo) si sarebbero devastate anche le loro vite».

L’allarme, grazie ai residenti della zona, è scattato subito, quando però sono arrivate le volanti gli aggressori erano già scappati. Ora indaga la squadra mobile di Varese, che sta raccogliendo le immagini delle telecamere di sicurezza del quartiere. L’ultima storia social di Jacopo era di ben altro tenore. È il video, pubblicato due giorni fa, del nuovo singolo “Temporale”, brano realizzato con Daniel Marangiolo insieme al quale nel 2009 ha creato iPantellas. I due amici si sono conosciuti in un villaggio turistico, entrambi animatori, hanno scoperto che la loro comicità insieme funzionava bene e si sono lanciati su YouTube, dove oggi hanno 5,7 milioni di seguaci. Oltre ai 2,2 milioni su Instragram e un milione e mezzo su TikTok. Follower che stanno inondando Jacopo di messaggi di sostengo, incoraggiamento e affetto.

 

L’IDENTIKIT

Tra i primi ad arrivare in ospedale a Varese l’amico Daniel Marangiolo, che ha subito aggiornato i fan. «Jacopo ha subito una rapina mentre saliva sulla sua auto. Hanno cercato di strangolarlo, dopo avergli puntato una pistola alla testa per rubargli il telefono e l’orologio», spiega. «Per fortuna è riuscito a reagire e a salvarsi mettendo in fuga i due. La polizia ha già effettuato i rilievi delle impronte digitali ed è alla ricerca degli aggressori». Jacopo, con Daniel, ha ripercorso ogni secondo di terrore: «Ero sicuro che mi avrebbero ammazzato», si è sfogato con l’amico. È ha fornito anche una descrizione dei rapinatori.

«Mi dispiace dire che erano giovani», commenta Daniel. «Siamo accorsi immediatamente e adesso siamo qui con lui. Sta bene, anche se lo spavento è stato indescrivibile. Speriamo che episodi del genere non si verifichino più e che la polizia trovi i responsabili». Gli uomini della mobile hanno raccolto la deposizione di Jacopo Malnati, tracciato un identikit degli aggressori e ascoltato gli abitanti della zona a caccia di testimonianze. Al momento non è ancora chiaro se la pistola con la quale lo youtuber è stato minacciato fosse finta oppure no.

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Il Messaggero