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La guerra dei Windsor comincia oggi con le prime tre puntate del documentario di Netflix sui duchi di Sussex, e si concluderà il 10 gennaio con l’uscita del libro del principe Harry. Alla fine si vedrà chi ha vinto: la monarchia britannica potrebbe uscirne malconcia con nuove accuse di razzismo e di scarsa sensibilità, ma anche la duchessa Meghan Markle e suo marito ora rischiano grosso. L’aria intorno a loro sta cambiando non solo in Gran Bretagna: anche in America i continui piagnistei di questi infelici milionari sono ormai giudicati stucchevoli.
CONTO ALLA ROVESCIA
In attesa di collegarsi a Netflix, Carlo, Camilla, William e Kate fanno ancora finta di niente. Business as usual è la parola d’ordine, ma dal Palazzo è trapelata l’intenzione di rispondere colpo su colpo alle cattiverie dei Sussex. Non lo farà di certo Carlo, che è il re e non può mettersi a battibeccare con una ex attrice di secondo piano americana, anche se ha sposato uno dei suoi figli. Ci penserà invece William, e ci penseranno soprattutto i giornali inglesi, che da giorni già non fanno altro che sparare qualche colpo, sicuri che il rumore si sentirà fino in California. È stato rivelato, ad esempio, che Carlo non rispondeva più alle telefonate di Harry dall’America perché il figlio lo chiamava solo per chiedergli soldi. Elisabetta cercò di convincerlo a rispondere, ma Carlo replicò: «Non sono una banca».
LE BUGIE
Il Sun ha poi dimostrato che molte delle foto che appariranno su Netflix per documentare l’assedio dei paparazzi ai Sussex sono state scattate in altre occasioni, nelle quali loro neppure erano presenti.
Le anticipazioni delle serie di Netflix non promettono niente di buono. Mentre fuggivano dagli incontrollabili paparazzi, i Sussex si sono fatti riprendere da fotografi di fiducia in decine di occasioni private: si vede ad esempio Meghan che piange seduta in una poltrona, mentre Harry la guarda sconsolato. Un’altra immagine della serie riprende i Sussex alla Westminster Abbey, seduti dietro a Kate che ostenta uno sguardo ingrugnito da strega cattiva. La felicità, nelle foto, arriva solo in California, lontano dalla Royal Family. Nel discorso a New York, Meghan ha accennato ai suoi pensieri suicidi «quando non vedi vie d’uscita», alla loro battaglia «per abbattere i muri dell’oppressione» alla missione di «fautori della guarigione».
LE TESTIMONIANZE
A Buckingham Palace i professionisti che hanno fondato il “Meghan Survivor Club” dopo avere lasciato il servizio ai Sussex hanno chiesto di essere esentati dalle clausole di riservatezza per poter parlare del bullismo al quale la duchessa li ha sottoposti. Il dossier dell’inchiesta interna è ancora chiuso in un cassetto, del quale si potrebbero però trovare presto le chiavi. E Carlo ha fatto sapere ai più stretti collaboratori che se nel libro di Harry ci saranno malevolenze o accuse nei confronti di sua moglie Camilla, toglierà ai Sussex i titoli che ancora hanno conservato, riducendoli allo stato laicale di Mr e Mrs Windsor-Mountbatten, molto più difficile da vendere a Netflix e agli editori.
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Il Messaggero