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«Oggi un inviato ha salvato una vita, quella di un bambino, Nicola, stavamo quasi perdendo le speranze. La conferma, di quanto sia importante essere sul campo, lavorare in modo scrupoloso, avere un occhio vigile. Io sono solo il capo di una stazione dove passano i treni ad alta velocità rappresentati dai miei inviati grandi professionisti». Alberto Matano conduttore e responsabile del programma La Vita in diretta commenta così il ritrovamento di Nicola il bimbo di due anni scomparso dalla sua casa a Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze, individuato da Giuseppe Di Tommaso, storico inviato del suo programma in onda tutti in giorni su Rai1.
Ma come è andata? «Questa mattina mi ha chiamato al telefono Giuseppe, tra l'altro era appena rientrato a lavoro dopo un intervento, gli avevo chiesto un ultimo sforzo sono gli ultimi giorni, conoscendo proprio la sua scrupolosità per questo caso delicato e importante. Quindi al telefono questa mattina, pensavo a una normale chiamata per coordinarci, invece la sorpresa, 'Alberto: è vivo, è vivo'. Poi mi ha spiegato la dinamica». L'inviato de La Vita in Diretta conferma Matano aveva deciso di camminare a piedi immaginando che tipo di strada poteva aver percorso il bambino.
Il bimbo sul fondo di una scarpata
«Ecco - prosegue Matano - sono le regole, l'Abc, che per forza di cose in questo periodo di smartworking, durante il lockdown abbiamo allentato, impossibilitati.
«La possibilità di aver aiutato non solo con il racconto ma proprio fisicamente una vita, aver restituito il bambino alle braccia della sua famiglia è qualcosa di indescrivibile.- Racconta Giuseppe Di Tommaso a La vita in diretta dopo il video esclusivo del momento del salvataggio - Devo ringraziare anche i carabinieri che mi hanno creduto subito e sono intervenuti tempestivamente. C'è stata un'efficace collaborazione tra comunità e Forze dell'ordine al momento delle ricerche». Anche se inizialmente quel lamento sembrava il lamento di un capriolo, una volta trasformatosi in 'mamma' non ci sono stati più dubbi. Quella parola lo ha salvato. Le dimissioni di Nicola sono previste per domani.
Il Messaggero