Fabrizio Corona ai domiciliari per un anno, i giudici: «Deve curare la sua patologia psichiatrica»

Fabrizio Corona ai domiciliari per un anno, i giudici: «Deve curare la sua patologia psichiatrica»
Fabrizio Corona può scontare la sua pena a casa. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso all'ex re dei paparazzi il differimento pena per un anno, nelle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Fabrizio Corona può scontare la sua pena a casa. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso all'ex re dei paparazzi il differimento pena per un anno, nelle forme della detenzione domiciliare. Secondo i giudici, infatti, ha bisogno di cure per via della sua patologia psichiatrica e dovrà quindi continuare a fare terapia fuori dal carcere. «La condizione psicopatologica di Corona permane anche attualmente», è scritto nel provvedimento notificato oggi ai difensori, gli avvocati Ivano Chiesa, Antonella Calcaterra e Cristina Morrone. E anche «l'apparente equilibrio e serenità che il condannato sembra avere raggiunto nel recente periodo sono ancora estremamente precari». La decisione assunta dalla Sorveglianza, con il collegio presieduto da Paola Corbetta, è in linea con quanto stabilito lo scorso settembre dalla Cassazione che ha annullato, in parte con rinvio, il provvedimento con cui la stessa Sorveglianza aveva revocato il differimento pena concesso a Corona nel 2019. Revoca che era arrivata per via di una serie di violazioni delle prescrizioni.

Fabrizio Corona, nuova frecciata in tv a Ilary Blasi: «La madre mi portava le sue foto nuda»

«Permangono i presupposti - ritengono i giudici - che avevano indotto il magistrato di sorveglianza a concedere, in via provvisoria, il differimento dell'esecuzione della pena nella forma della detenzione domiciliare». Nell'atto si legge che Corona in questi mesi «ha mantenuto per tutto il percorso di cura l'astinenza dalla cocaina e per quanto attiene alle problematiche sanitarie psichiatriche, egli continua a essere seguito da uno psichiatra privato, dichiara di assumere la terapia in modo costante prescrittagli dallo specialista». Inoltre, secondo i giudici, che hanno respinto la richiesta di una nuova perizia psichiatrica avanzata dalla Procura Generale, «a seguito delle autorizzazioni concesse dal magistrato che hanno consentito a Corona (…) di riprendere attività professionali e di metterlo alla prova rispetto alla realizzazione delle riflessioni introspettive effettuate durante la carcerazione e/o detenzione domiciliare, non sono state segnalate a quel servizio violazioni e Corona appare sempre più sereno». Ecco allora che «pur prendendo atto delle pregresse condotte inadeguate, censurabili e integranti violazioni delle prescrizioni, la sostanziale aderenza al dettato prescrittivo protrattasi ormai da diversi mesi, induce fondamentalmente a formulare una prognosi positiva circa la sua futura osservanza delle limitazioni connesse alla misura domiciliare». 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero