Cesare Battisti, declassato il regime carcerario: dal semi isolamento a detenuto comune

L'ex leader dei Pac potrebbe essere trasferito nel carcere di Parma

Cesare Battisti, declassato il regime carcerario: dal semi isolamento a detenuto comune
Il regime di carcerazione di Cesare Battisti è stato declassificato da alta sicurezza a comune. Il provvedimento dell'amministrazione penitenziaria, secondo quanto...

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Il regime di carcerazione di Cesare Battisti è stato declassificato da alta sicurezza a comune. Il provvedimento dell'amministrazione penitenziaria, secondo quanto apprende l'ANSA, è stato notificato nei giorni scorsi direttamente all'ex terrorista nel carcere di Ferrara, dove si trova da giugno 2021, sollecitato da tempo da istanze dello stesso Battisti. Nelle more del provvedimento l'ex leader dei Pac potrebbe essere trasferito nel carcere di Parma, ma attualmente si trova ancora a Ferrara.

 

 

«Volontà di scontare pena costruttivamente»

Nell'intervista a luglio al quotidiano La Nuova Ferrara Battisti, classificato precedentemente As2, aveva detto che la sua battaglia attuale era proprio «quella di sottrarmi al regime carcerario As2, che come sentenziato non mi appartiene, ma perdura» impedendogli un percorso di socializzazione e rieducazione. Ribadendo ai magistrati la volontà «di scontare la pena positivamente e costruttivamente». Nel carcere ferrarese viveva in regime di semi-isolamento, coltivando l'orto da solo (il progetto Galeottorto) e seguendo un corso di scrittura creativa.

 

 

 

Il garante regionale

«Per giudicare questi provvedimenti dell'amministrazione penitenziaria bisogna conoscere le norme e le leggi. Dire che non è accettabile vuol dire ammetterle di non conoscere». Così il garante regionale delle persone sottoposte a misure limitative o restrittive della libertà dell'Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri, commenta con l'ANSA l'interrogazione di Galeazzo Bignami sulla declassificazione del regime carcerario di Cesare Battisti. «Questa persona ha seguito l'iter normativo in modo corretto, l'amministrazione penitenziaria ha riconosciuto quello che non poteva non riconoscergli. Declassificazione non significa che l'amministrazione penitenziaria cancella il fatto che ha fatto reati terroristici, ma è una questione gestionale e logistica. Non incide sul tipo di condanna che ha avuto. Vuol dire che diventa un detenuto comune».

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Il Messaggero