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Ci eravamo tanto amati. Continua la guerra legale tra Brad Pitt e Angelina Jolie, ma stavolta non c'entrano i figli. L'attore ha fatto causa (di nuovo) all'ex moglie, colpevole di aver venduto ad un oligarca russo la sua parte di Château Miraval, la tenuta in Provenza (e i suoi preziosi vigneti) che condividevano dal 2008 e dove si erano sposati nel 2014.
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Secondo i documenti depositati da Brad Pitt al Tribunale di Los Angeles, riporta "TMZ", l'attore e Angelina Jolie avevano sottoscritto un accordo secondo il quale nessuno dei due avrebbe potuto vendere la propria quota del castello e delle terre che lo circondano, senza il consenso dell’altra parte. Consenso che, in questo caso, evidentemente non c'è stato. Secondo i documenti presentati dall'accusa, l'attrice avrebbe voluto fare un dispetto all'ex marito, che negli ultimi anni si è appassionato al mondo dei vini.
«Angelina Jolie ha effettuato la vendita all’insaputa di Brad Pitt, negandogli il diritto di consenso che gli doveva e il diritto di prelazione», si legge. Angelina Jolie «ha venduto la sua quota con la consapevolezza e l’intenzione che Shefler e i suoi affiliati avrebbero cercato di controllare l’attività a cui Pitt si era dedicato e di minare l’investimento di Pitt in Miraval».
Brad Pitt e Angelina Jolie avevano acquistato Château Miraval nel 2008 spendendo 28,4 milioni di dollari e l'attrice aveva versato meno della metà (circa 11,36 milioni). Così «sta cercando un ritorno economico su un investimento che non ha fatto e fare profitto su qualcosa che si è guadagnata», chiosa il documento.
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Il Messaggero