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«Io e Boldi eravamo famosissimi, facevamo una trasmissione che andava solo al nord e Berlusconi ci invitò a casa sua per convincerci a passare a Mediaset. Ci offrì 800 milioni, io gli dissi che volevo 1 miliardo e 200 milioni e lui rispose: va bene. Ma poi non se ne fece niente, noi facevamo una cosa enorme tipo Saturday Night Live e non c'era la possibilità di realizzarla all'epoca». Lo racconta a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'attore e comico Teo Teocoli.
Il racconto
«Tornai a Mediaset anni dopo per la trasmissione Emilio, che si doveva chiamare Silvio in realtà». E perché non ebbe quel nome? «Fu come quando feci l'imitazione di Berlusconi che però non si vide mai. Ero perfetto, mi ero messo il nasone, avevo i capelli simili e sarei dovuto stare seduto ad una scrivania dove avrei spinto dei bottoni per attivare gli applausi e le ovazioni - ha raccontato Teocoli ad Un Giorno da Pecora - tutte cose un pò esagerate. E quindi la capa, la signora Ruffini, mi consigliò di non farlo. In pratica mi disse: evita, sennò si incazzano tutti... mi chiesero, per piacere, di non mandarlo in onda».
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