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MILANO Per Silvio Berlusconi il Covid, all'origine dei suoi attuali problemi polmonari che hanno determinato gli scompensi cardiovascolari, è stato un duro colpo. Ha contratto il virus a settembre 2020 e non ha fatto mistero di quanto sia stato male.
«BRUTTA BESTIA»
Dalla sua stanza al San Raffaele ha continuato a lavorare, per quanto ha potuto, collegandosi tra l'altro a una riunione di senatori azzurri e a un comizio di Forza Italia in Valle d'Aosta. Prima ha esortato ad andare a votare, esprimendo timori per l'astensionismo alla regionali, poi ha raccontato: «Sto lottando per uscire da questa infernale malattia, è molto brutta». Ma è riuscito comunque a scherzare: «Il mio tampone ha una carica virale da record, la conferma che resto il numero uno». La guarigione è stata lunga, la ripresa faticosa. «È stato terribile, per tre giorni sono stato davvero male - ha confidato a un amico - Poi mi sono ripreso. Ma anche ora se mi alzo dal letto mi gira la testa. Se mi sdraio mi gira la testa lo stesso. Ho una continua sensazione di spossatezza». Tanto che, nonostante la sua energia e la smania di rimettersi all'opera, in pubblico si è fatto vedere ben poco dopo la convalescenza. Unica eccezione, una breve apparizione al ricevimento per le nozze del figlio Luigi Berlusconi con Federica Fumagalli, nella villa di Macherio, il 7 ottobre 2020. Dei suoi problemi fisici il Cavaliere non ama farne tema di conversazione e se si lascia andare sono rare confidenze. A maggio 1997 venne operato per un tumore alla prostata all'ospedale San Raffaele, che lui stesso ha contribuito a realizzare, alle porte di Milano non lontano dagli studi Mediaset e da Milano 2: quell'episodio della sua vita l'ha raccontato solo alcuni anni dopo, in un incontro con i ragazzi di una comunità di recupero in Veneto.
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IL PACEMAKER
Da quell'intervento, molti sono stati i ricoveri e le operazioni a cui l'ex premier si è sottoposto.
ARITMIA
Infine nel settembre del 2020 a costringerlo a uno stop prolungato e al ricovero di nuovo al San Raffaele è stata la batosta del Covid: dimesso dopo una decina di giorni ha dovuto fare a lungo i conti con gli strascichi della malattia, che lo hanno portato diverse volte in ospedale per brevi periodi. Nel gennaio 2021 è anche stato ricoverato per alcuni giorni al Centro cardiotoracico di Monaco, clinica specializzata del Principato, per l'aggravarsi di un problema cardiaco aritmologico. L'ultimo ricovero al San Raffaele è stato quello di fine marzo, quattro giorni di degenza.
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Il Messaggero