Latina, un patto per contrastare le povertà educative

Latina, un patto per contrastare le povertà educative
La sede della Latina Formazione e Lavoro di via Epitaffio ha ospitato ieri una giornata di confronto che si è conclusa con la firma del Patto di territorio per il contrasto...

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La sede della Latina Formazione e Lavoro di via Epitaffio ha ospitato ieri una giornata di confronto che si è conclusa con la firma del Patto di territorio per il contrasto alle povertà educative della provincia di Latina nata su iniziativa del Centro di servizio per il volontariato e della Provincia. La povertà educativa è fortemente correlata alla povertà materiale: Parliamo di povertà educative e ne cogliamo almeno quattro diverse articolazioni - spiegano i responsabili del progetto - le povertà economiche, responsabili delle possibilità di accesso a opportunità formative di qualità; le povertà ecologiche o di sistema, che evidenziano le carenze del contesto; le povertà pedagogiche, che focalizzano le competenze del sistema educativo formale e informale; e infine le povertà nelle capacità individuali, che colgono la situazione dell'individuo e lo stato delle credenziali acquisite. Il contrasto dunque, è possibile soltanto a partire da un approccio sistemico di comunità. E infatti il progetto vuole promuovere la partecipazione attiva di bambine e bambine, ragazze e ragazzi, ad ogni processo che riguardi la loro educazione e formazione. E si propone di alimentare e sollecitare l'interazione con le nuove generazioni, ricercando le forme e le modalità più opportune.

Il patto è stato sottoscritto da alcuni Comuni tra cui Latina, Sermoneta, Cisterna, Aprilia, Pontinia, Sabaudia e Gaeta e istituisce tre strumenti attraverso i quali si potranno attivare i processi di cambiamento: una cabina di regia, un tavolo permanente per il contrasto alla povertà educativa; uno spazio per la comunicazione pubblica delle attività di contrasto alla povertà educativa. Questo patto nasce in un contesto specifico: La pandemia ha spostato l'asse delle relazioni sociali in una direzione non controllabile e composto un quadro di crisi sociale ed economica che può essere devastante per la coesione delle comunità locali, ma è stata individuata, grazie ai progetti Tutti a Scuola e Radici di Comunità, attivi dal 2018 con attività di sostegno scolastico e psicologico, di animazione e socializzazione, una modalità inedita di offrire ascolto, confronto e aiuto alle nuove generazioni e si impegnano a ricercare e sperimentare nuove forme di partecipazione che partano dall'ascolto e dal dialogo aperto. Il patto avrà una durata triennale e sarà attivo fino al 2024.

Nel suo intervento il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha sottolineato l'attualità del problema soprattutto in questa fase storica. Gli ultimi due anni vissuti con la pandemia e tutte le limitazioni che ha portato con sé hanno accentuato i disagi sociali e le difficoltà nei nuclei familiari portando alla luce anche alcune falle del sistema educativo. Essere riusciti a raccogliere l'adesione dei Comuni ci fa capire l'importanza del ruolo della Provincia anche nel settore socio-educativo. Questa giornata ha rappresentato la conclusione del percorso avviato il 5 aprile con la convocazione della Commissione Scuola della Provincia nella quale è stato presentato il Patto e chiarite le opportunità del percorso.

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Il Messaggero