Ricorsi elettorali udienza a febbraio per il capuoluogo e per Formia

Ricorsi elettorali udienza a febbraio per il capuoluogo e per Formia
Il Tar del Lazio ha fissato per il prossimo 9 febbraio le udienze per decidere nel merito sui ricorsi elettorali presentati a Latina (per inficiare l'esito del voto in una...

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Il Tar del Lazio ha fissato per il prossimo 9 febbraio le udienze per decidere nel merito sui ricorsi elettorali presentati a Latina (per inficiare l'esito del voto in una manciata di sezioni) e a Formia da Amato La Mura, candidato a sindaco di Formia uscito sconfitto dal ballottaggio svoltosi il 17 e 18 ottobre con Gianluca Taddeo per pochi voti. A Formia il tribunale amministrativo dovrà valutare la legittimità del verbale dell'ufficio centrale elettorale con cui furono proclamati il neo sindaco di Formia e i neo 24 consiglieri comunali.

Al termine del secondo turno il candidato sindaco di Forza Italia, di Fratelli d'Italia e di altre quattro liste civiche, Gianluca Taddeo, prevalse per 7497 voti, pari al 50,13%, contro i 7460 (49,87%) dell'infettivologo dell'Asl Amato La Mura che, invece, sfiorò una miracolosa rimonta: recuperò 1833 preferenze a Taddeo che, rispetto al primo turno del 3 e 4 ottobre, non ottenne la riconferma elettorale di 47 cittadini. Nel ricorso, redatto dall'avvocato Evaristo Maria Fabrizio, un amministrativista di Roma indicato al candidato sindaco La Mura dall'ex sottosegretario di Stato al Mef e coordinatore regionale della Lega Claudio Durigon, si richiede l'annullamento dei verbali delle operazioni elettorali compiute in 18 dei 30 seggi in cui i formiani si recarono per prendere parte al ballottaggio. Non esclude che la tornata elettorale di Formia possa essere stata «influenzata dato l'alto numero di schede autenticate ma non utilizzate di cui non v'è traccia dalla cosiddetta scheda ballerina'». Anche una sola, formalmente «è idonea a viziare, nell'arco di una giornata elettorale, anche più di una decina di voti sì da ledere irrimediabilmente la genuinità del risultato elettorale». Per il dottor La Mura il Tar dovrebbe entrare nel merito relativamente a quanto avvenuto la mattina del 18 ottobre presso la sezione numero 20, presso la scuola elementare nel quartiere di San Giulio. Il suo presidente, un avvocato di Formia, venne cautelativamente sospeso dopo essere stato sorpreso da un'agente di polizia a ritirare una tessera elettorale (e non una scheda vera e propria) dal genitore di una candidata candidata nella coalizione di La Mura. Da questo momento secondo il ricorso al Tar le operazioni elettorali sull'intero territorio del comune di Formia sarebbero state condizionate negativamente da una illegittimità prevista dalla normativa vigente: la violazione o meglio l'interruzione del silenzio elettorale.


Giuseppe Mallozzi
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Il Messaggero