Resta chiuso di notte nel centro commerciale

Resta chiuso di notte nel centro commerciale
L'INCIDENTEE' rimasto chiuso di notte all'interno di un centro commerciale di largo Cesti, nel quartiere Q5, e per liberarlo è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'INCIDENTE
E' rimasto chiuso di notte all'interno di un centro commerciale di largo Cesti, nel quartiere Q5, e per liberarlo è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco e di una pattuglia dei carabinieri. L'incredibile episodio si è verificato a Latina nella notte tra lunedì e martedì. Il protagonista della disavventura è un giovane residente del capoluogo, a quanto pare affetto da uno stato depressivo. L'uomo quella sera ha girovagato per le strade deserte della città e del quartiere durante il coprifuoco e poi ha deciso di dirigersi verso il centro commerciale. E' entrato nel vano dell'ascensore che conduce all'interno della struttura, ma il centro era ormai chiuso al pubblico, le porte erano bloccate e non è più riuscito ad uscire. Il ragazzo è rimasto dunque intrappolato al piano superiore della galleria senza nessuna possibilità di tornare a casa e rischiando di trascorrere lì l'intera notte. Ha cominciato quindi insistentemente a chiedere aiuto fino a quando qualcuno ha allertato il 112. Una pattuglia dei carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Latina ha raggiunto largo Cesti e ha richiesto subito l'intervento dei vigili del fuoco. La squadra si è quindi adoperata per liberare il malcapitato che, in evidente stato di agitazione, è stato affidato prima alle cure dei sanitari del 118 e poi a quelle dei suoi familiari.

La.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero