CITTÀ DEL VATICANO - Monsignor Bruno Forte, teologo e arcivescovo metropolita di Chieti sta facendo ritorno a casa dopo avere preso parte al Consiglio Permanente della Cei....
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In questo passaggio delicato sembrerebbe che vi sia una dicotomia tra i due Papi, lei che conosce bene entrambi, che ne pensa?
«Posso testimoniare che esiste una profonda continuità tra i due pontefici, e non solo perché sono entrambi uomini di fede, ma perché amano la Chiesa senza zone d’ombra. Papa Benedetto ha testimoniato in tantissime occasioni la sua fedeltà a Papa Francesco, il suo essere leale e sincero. Non ci sono dubbi di sorta».
Tuttavia quello che è accaduto in questi ultimi giorni, ha fatto emergere nuovamente forti e diffuse critiche in questa direzione.
«No le cose non stanno così. Cercare contrapposizioni o distanze tra loro due significa volere forzare la realtà, significa volere mettere zizzania senza tenere conto che entrambi vivono con il dono della fede in Gesù che significa carità e, di conseguenza, unione. Non sono cose da tralasciare, mi creda».
E questo caso mediatico come va collocato secondo lei, che cosa sta accadendo?
«Non vorrei entrare nello specifico forse lo ho seguito poco, ma temo che chi prende questi fatti a pretesto per inventarsi spaccature è fuori strada. Lo dico conoscendo la unione vera esistente tra i due. In questo senso il caso della lettera non ha proprio rilevanza».
La rilevanza di questo caso però ha prodotto delle dimissioni molto importanti. Magari sono stati fatti degli sbagli…
«A volte le scelte possono dipendere da situazioni particolari, altre volte le scelte dipendono dalle situazioni concrete che si vengono a verificare. Siamo esseri umani e magari si fanno scelte non opportune, ma questo non autorizza a ricamare su una divisione esistente nella Chiesa. E’ fuorviante».
Lei di spaccature non ne vede?
«Ribadisco la convinzione della fedeltà profonda a Francesco che il Papa emerito nutre nei suoi confronti. Forse all’inizio la coabitazione di due Papi sembrava insolita. Ma nonostante due stili differenti, due caratteri diversi, la comunione si è cementata giorno dopo giorno e io personalmente lo ho potuto costatare in tante occasioni. Per esempio durante i due sinodi. Chi vuole strumentalizzare vuole dividere la Chiesa e questo è opera diabolica. Ma poi tutto va avanti perché il bene è superiore di queste forze. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero