La produttività del parlamento di questa legislatura continua ad essere bassissima. A gennaio, complici la coda delle vacanze natalizie e lo spasmodico sforzo proiettato...
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Grillo a Roma per blindare Conte e giustifica i transfughi: «Lasciati soli»
LA DEBOLEZZA DEL PAESE
Del resto dall’inizio di questa legislatura sono state approvate 101 leggi. Niente a che fare con le corse contro il tempo dei parlamentari del triennio Renzi che ad un certo punto lanciò il progetto (parzialmente realizzato, del resto) di varare una riforma al mese. Non solo. A guardare i dati balzano agli occhi due dati che fatalmente finiscono per avere qualcosa in comune: dal marzo 2018, inizio della legislatura, appena 101 le leggi approvate ma ben 102 i cambi di casacca fra i 945 parlamentari eletti. Quest’ultimo è un dato veramente elevato (decisamente più alto di quello registrato nella precedente legislatura per lo stesso periodo di tempo) tanto che alcuni commentatori parlano di “parlamento liquido”. A determinare il boom degli addii dei parlamentari ai partiti nei quali sono stati eletti sono sostanzialmente due fenomeni: il dimagrimento dei 5Stelle e la scissione renziana del Pd. Da inizio 2020 ci sono stati altri 12 cambi di gruppo, che hanno portato il totale della XVIII legislatura a quota 102.
M5S, corrente anti Di Maio: altri quattro senatori verso la Lega
I transfughi di gennaio e febbraio sono tutti del Movimento 5 stelle: 8 deputati e 4 senatori che hanno lasciato il gruppo per entrare nel Misto. «Un malessere - spiegano a Openpolis -all’interno dei pentastellati diventato particolarmente forte dalla nascita del governo Conte II».
Il Messaggero